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Formazione guardie di confine

14 marzo 2019

//riceviamo e pubblichiamo\\
Il Comitato per una maggiore sicurezza nei Grigioni è deluso. La settimana scorsa il Consiglio degli Stati ha stralciato le iniziative parlamentari dei Cantoni dei Grigioni, Vallese e San Gallo, che perseguivano un aumento del numero delle guardie di confine, perché ritiene che le istanze in esse contenute siano già state soddisfatte.

Nella scorsa sessione di dicembre entrambe le camere federali, ossia il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati, hanno approvato l’aumento di 44 posti a tempo pieno nel Corpo delle guardie di confine, deliberando al contempo nel bilancio globale le risorse economiche necessarie.

Ora, tuttavia, il Consiglio federale sta sabotando quella decisione, affermando che prima di creare i 44 nuovi posti di lavoro in parola deve essere realizzato il progetto denominato DaziT. A nostro avviso siamo in presenza di una grande occasione mancata. Se il Consiglio federale avesse attuato senza indugio la volontà del Parlamento, avremmo occupato questi 44 posti a tempo pieno già nel 2021 (la formazione di una guardia di confine dura all’incirca 2 anni). Aspettando l‘entrata in vigore del progetto DaziT, come sta pianificando il Consiglio federale, l’aumento del contingente in parola avverrà solo dopo un periodo d’attesa molto più lungo.

Uno degli obiettivi del progetto DaziT è una più stretta cooperazione tra le dogane e il corpo delle guardie di confine. Esso mira alla crezione di nuove figure professionali, che hanno lo scopo di agevolare la collaborazione reciproca. I nuovi profili previsti hanno requisiti professionali molto più elevati; lo sforzo per la loro istruzione, e di conseguenza l’arco temporale dalla pubblicazione dei corsi di formazione fino alla loro entrata in servizio vera e propria, si estenderà di molto rispetto alla soluzione odierna. Inoltre, a seconda delle regioni interessate, il mercato del lavoro offre solo un numero limitato di candidati idonei (ad esempio nel cantone dei Grigioni).

Per questi motivi, il Comitato per una maggiore sicurezza nei Grigioni è molto deluso dal fatto che alla volontà del Parlamento di avviare la formazione di 44 nuove guardie di confine non sia stato dato seguito: si sta perdendo una grande opportunità.

Comitato per una maggiore sicurezza nei Grigioni
(Granconsiglieri Brigitta Hitz-Rusch – PLD, Churwalden, Rico Lamprecht – PBD, Val Monastero, Alessandro della Vedova – PDC, Poschiavo, Mario Salis – UDC, Alta Engadina e Maurizio Michael – PLD, Bregaglia)

Satira di Bregaglia

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Per sorridere un po’.