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Profughi a Zurigo nel 1600

3 luglio 2018

È uscito il n. 56 di Clavenna. Bollettino dell’associazione Centro studi storici valchiavennaschi.

Edito dal Centro di studi storici valchiavennaschi, in queste settimane i mille soci del Centro di studi storici valchiavennaschi riceveranno a casa gratuitamente il 56° Clavenna, volume di 360 pagine contenente diciassette articoli incentrati sulla storia e l’arte della Valchiavenna e il resoconto dell’attività svolta dall’associazione l’anno scorso.

Dopo la presentazione del volume da parte del presidente Guido Scaramellini, il primo articolo nel libro si deve allo studioso Mauro Reali, il quale si sofferma su un’ara funeraria romana scoperta in questi ultimi mesi a Prata Camportaccio. Seguono il contributo di Mario Longatti sulla chiesa di San Fedele e la parrocchia di Verceia e quello di Gian Primo Falappi su un’orazione scritta oltre seicento anni fa.

Lo studio successivo si deve a Cristian Copes, che indaga sui traffici commerciali di frumento e sale alla metà del Seicento in Valchiavenna, seguono l’articolo di Konrad Schultess sui profughi a Zurigo nel XVII secolo provenienti da Chiavenna e dalla Valtellina, e il contributo di Marco Sampietro sulle «Canzonette spirituali» di Chiavenna nel 1657.

Un altro articolo porta la firma di Guido Scaramellini, il quale parla del medico triestino Santo Bonomo e delle acque minerali di Madesimo, mentre Eugenia Bianchi si sofferma sui dipinti veronesi negli oratori di Villa di Chiavenna ed Enrica Guanella sul viaggio sullo Spluga nel 1822 del noto professor Kasthofer.

Nei successivi studi Rita Pellegrini parla della preziosa parure della scienziata chiavennasca Candida Lena-Perpenti, Marino Balatti dei beni comunali di Mezzola nella prima metà dell’Ottocento e Federica Del Giorgio del viaggio di una scrittrice tedesca a Chiavenna nel XIX secolo. Nel suo articolo Renato Dolci si sofferma sulla richiesta della Valchiavenna di separarsi dalla Provincia di Sondrio nel 1865, mentre Remo Bracchi parla dell’origine della famiglia Copes di Pianazzo. Negli ultimi contributi Walter ed Alberto Bellomi descrivono il restauro da loro condotto a due affreschi in piazza San Pietro a Chiavenna, Luca Marazzi parla della famiglia Lumaga di Piuro in Francia, mentre Paolo Rotticci di un antico archivio dei Vertemate Franchi rinvenuto a Chiavenna.

Come da tradizione, l’assemblea dei soci del Centro di studi storici valchiavennaschi si terrà la prima domenica di settembre. In occasione dei 400 anni della frana che seppellì gran parte del borgo, quest’anno l’assemblea avrà luogo nel palazzo Vertemate Franchi a Prosto di Piuro. Per avere ulteriori informazioni si può consultare il sito www.clavenna.it.

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