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Archeologia e paesaggi alpini

4 luglio 2018

//comunicato stampa\\
I risultati dei due convegni. “La Val Bregaglia tra Alpi e Pianura Padana: Piuro, paesaggio, medioevo e pietra ollare”, e “Paesaggi della montagna in età medievale: storia e archeologia”.


Si sono svolte il 14 e il 21 giugno, presso l’Ospitale Prosto di Piuro, due giornate di dibattito scientifico sul famoso sito travolto dalla frana del 1618 e sulle implicazioni archeologiche e culturali che l’area propone. A promuovere o patrocinare l’iniziativa la Regione Lombardia, la Comunità Montana della Valchiavenna, l’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, il Comune di Piuro, il Sistema Museale della Valchiavenna e il Comitato scientifico centrale del Club Alpino Italiano.

La Val Bregaglia tra Alpi e Pianura Padana: Piuro, paesaggio, medioevo e pietra ollare
Nella mattinata del 14 giugno sono stati presentati i risultati delle ricerche archeologiche svolte dal 2016 ad oggi dal gruppo dell’Università di Verona e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della Lombardia occidentale. Gli interventi hanno evidenziato come la ricerca si sia divisa in due filoni: quello legato allo scavo, che negli ultimi anni ha consentito di rinvenire le più antiche evidenze dell’abitato (XI-XII secolo – al momento note sull’area del Mot del Castel) e quello della ricostruzione del paesaggio antico che ha visto lavorare un gruppo di archeologi tanto sulle aree delle cave di pietra ollare quanto sull’area di S. Maria di Dona, presa come caso di studio eccentrico per valutare approcci metodologici innovativi.
Proprio sul caso della pietra ollare si sono concentrati gli interventi del pomeriggio e l’ultimo della mattinata. Marco Zanatta, fisico dell’Università di Verona, ha evidenziato ad un attento e numeroso pubblico l’approccio archeometrico (con spettroscopia RAMAN) sulla pietra ollare al fine di darne una caratterizzazione sia per le aree di provenienza (le aree estrattive) sia per i prodotti finiti.
Questo lavoro, di grande interesse e primo di questa portata a scala nazionale, seppur agli inizi, si lega ai problemi storici che hanno evidenziato nel pomeriggio le relazioni di relatori di differenti atenei del Nord Italia, come, Marco Sannazaro, Nicola Mancassola, Chiara Malaguti e Mattia Cantatore. Attraverso questi contributi si è sottolineata la grande distribuzione che i prodotti in pietra ollare raggiungono, investendo la Pianura Padana, l’Adriatico e il Tirreno, soprattutto nei secoli centrali del Medioevo. Di grande interesse e importanza sono state anche le relazioni di Guido Scaramellini e Renato Dolci che hanno ben analizzato le specificità della pietra ollare negli studi territoriali su Chiavenna e la Val Bregaglia e hanno sottolineato l’importante ruolo svolto dagli enti e dagli studiosi di Chiavenna e Piuro negli ultimi decenni su questi temi.

Paesaggi della montagna in età medievale: storia e archeologia
La giornata del 21 giugno è stata invece caratterizzata da una ricca tavola rotonda, intorno alla quale si sono confrontati Andrea Breda della Soprintendenza archeologica, Fabio Saggioro dell’Università di Verona, Riccardo Rao dell’Università di Bergamo e Guglielmo Scaramellini dell’Università Statale di Milano. La tavola rotonda è stata coordinata dall’architetto Giuliano Cervi, presidente del Comitato scientifico centrale del Club Alpino Italiano, che ha manifestato un forte interesse verso la ricerca e le attività che si stanno svolgendo in questi territori.
I relatori hanno evidenziato, da diversi punti di vista, la complessità dello studio dei paesaggi alpini e la necessità di un confronto sempre più integrato tra diverse discipline, ma anche tra enti di ricerca, enti territoriali, professionisti e associazioni culturali. Approcci innovativi di cui Piuro può divenire un interessante laboratorio, come ha affermato Giuliano Cervi.
Nel pomeriggio gli studiosi hanno visitato gli scavi archeologici in corso in queste settimane e infine si sono diretti alla cava della Caurga, apprezzando la grande ricchezza e specificità di un territorio ricchissimo di storia e di cultura.

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