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Intrepido Castagno di Soglio

3 luglio 2018

Pubblichiamo con piacere la poesia di un nostro utente.







Incontrarti vecchio e decrepito
nell’ordita selva
il cuore s’illumina e vola
il pensiero all’antico tempo
quando
giovane virgulto
hai cominciato a riempire affamate bocche.

Oltre trecento anni son passati
da allora a oggi
di tutto hai sopportato
ti hanno raspato le capre
le lepri, i cervi
il picchio s’è fatto la casa
le formiche ti hanno irritato
pluvio Giove voleva la tua morte
e con qualche saetta il tuo corpo ha squarciato.

Ma tu
tenace vecchio invitto
intrepido castagno
non hai ceduto.

Ancòra le tue fronde mostri
di gemme colme
come del gallo le penne al vento
e al calar dell’autunno
deponi ricolmi ricci al suolo
col prelibato antico frutto.

Poi torna la neve sulle tue forti braccia
e tu vecchio ardente
ti acquieti nella serena selva
per ritornare felice e sorridente
alla nuova primavera.

Giorgio Gianoncelli

Satira di Bregaglia

La vignetta del giorno

8njoju

Per sorridere un po’.