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Le monete dell’antica Piuro

27 marzo 2018

Alcuni dei reperti rinvenuti nel 1988 trasferiti a Borgonuovo. A casa per le giornate Fai.

Le monete dell’antica Piuro sono tornate a casa. Sono stati riportati dalla biblioteca di Chiavenna a Borgonuovo alcuni dei reperti rinvenuti nello scavo del 1988 nel letto del fiume Mera. Sono stati finalmente trasferiti nel nuovo spazio informativo, storico e archeologico di Piuro, come previsto da tempo grazie a un progetto supportato dalla Comunità montana, alla vigilia dell’iniziativa del Fai in programma per il fine settimana. Per il trasporto, considerato il valore, è stato necessario il lavoro dei militari della Guardia di finanza. «Costituiscono le più significative testimonianze dei materiali residuati della frana del 1618 – ha spiegato Andrea Breda della Soprintendenza archeologica della Lombardia -. Spiccano le monete dal tredicesimo al diciassettesimo secolo europee e dei Paesi del sud del Mediterraneo, che derivano dalla tesaurizzazione di una famiglia o un’azienda del tempo. Ma ci sono anche altri oggetti: possiamo citare scarpe in pelle, un pezzo di corazza e copertine di libri».

Venerdì 23 marzo il “Requiem di Mozart”, concerto di apertura di tutte le celebrazioni dell’anno di celebrazioni per il quattrocentesimo anniversario della frana del 1618.

Sabato 24 e domenica 25 marzo Piuro è stata sede provinciale delle Giornate di primavera del Fai,  l’evento nazionale più conosciuto di quest’organizzazione, che punta a incrementare il numero di iscritti e a coinvolgere sempre più persone volenterose per difendere e recuperare il patrimonio culturale del Paese. Il patrimonio che il Fai vuole tutelare e mostrare non è soltanto quello del “costruito“, ci sono anche, ad esempio gli archivi, i quadri e le monete.

Satira di Bregaglia

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