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L’album delle figurine di Villa ha contagiato tutti

22 marzo 2018 Nessun commento

L’idea all’interno del Gruppo di Ricerca Antacüch era spuntata già da tempo, poi – come molte altre idee – era rimasta in stand-by perché sembrava un po’ campata per aria, una forzatura difficile da realizzare. Finché una sera qualcuno del gruppo ha deciso di riprenderla e proporre agli altri di trasformarla in realtà.

Entusiasmo, interesse, ma anche tanti dubbi, come era ovvio, per un progetto che sembrava lontano dalle finalità degli Antacüch.

Così è nato l’Album delle figurine di Villa.

Non è una novità assoluta, come qualcuno pensa. Altri paesi in Italia l’hanno già fatto. Dalle nostre parti l’A.C.Mese lo aveva realizzato per i suoi piccoli calciatori e Chiavenna per i suoi gruppi sportivi. Villa di Chiavenna è forse il primo paese di dimensioni così ridotte dove l’album ha avuto in proporzione un successo del genere.

Abbiamo così sondato varie aziende che potevano offrirci questo prodotto, optando infine per la MyE–figurineitalia di Clusone (BG), la quale fornisce on-line un programma per creare graficamente l’album. Quindi abbiamo scelto cosa mettere e cosa escludere dall’album: dovendo evitare dimensioni eccessive, si sono dovuti purtroppo “tagliare” tanti argomenti. Abbiamo contattato i gruppi, le scuole, preparato le liberatorie, messo a dura prova la pazienza dei nostri fotografi. Per circa un mese abbiamo passato pomeriggi e serate a fotografare persone e raccogliere fotografie di paesaggi; e qui dobbiamo ringraziare le tante persone che ci hanno concesso gratuitamente i loro scatti, a volte davvero pregevoli! Ad esclusione dei nostri soci, dobbiamo citare almeno Dario Tam (sua anche la copertina), Piercarlo Guazzi, Davide Nonini, Carmen Folladori, Diego Tognascioli, Paolo Del Bondio, Diego Malacarne, Romina Lombardini, Mirko Mascetti e molti altri.

Tante sono state le ore per impostare l’album e caricarle sul programma; un lavoro per noi nuovo e sicuramente migliorabile, ma il risultato finale è più che accettabile. Quindi l’attesa spasmodica per l’arrivo degli album e delle figurine vere, quelle stampate. Le abbiamo accolte come un bambino aspetta i regali sotto l’albero a Natale.

L’album è stato presentato in occasione della festa patronale di San Sebastiano, il 20 gennaio scorso. Con un timore: riusciremo a distribuire almeno un po’ dei 200 album e magari tutti i 2400 pacchetti di figurine? Recupereremo l’investimento fatto? (perché anche di questo si trattava, dal momento che il Gruppo di Ricerca Antacüch aveva anticipato esclusivamente fondi propri).

Alla serata di presentazione al Tavernella la sala era stracolma di gente e alla sera del giorno dopo non c’era più l’ombra di un solo pacchetto! Da qui la soddisfazione per aver catturato la curiosità della gente, ma anche il timore per lo sviluppo dell’iniziativa. Sono cominciati i riordini e le grandi attese per l’arrivo delle nuove figurine, con code di acquirenti in fila come all’uscita di un nuovo smartphone o al primo giorno dei saldi negli outlet.

Nel giro di poche ore l’album-mania è esplosa! Tutti a caccia di una copia, per sé, per i parenti, per gli amici. E poi tante figurine, perché chi lo ha cominciato lo vuole finire a tutti i costi! Si cerca lo stemma ufficiale del comune, le frazioni (“Ho trovato la mia!”), i monti (“Si vede la mia cascina”), gli scorci da non perdere (“Ma questo sasso dove di trova?”), le chiese, i preti, i sindaci (“Guarda come era giovane!”), le foto d’epoca (“Ma di che anno è questa?”), le nostre scuole (Non manca un solo bambino!), gli Antacüch (con l’effetto grafico “anticato” ovviamente), la banda (“Ma quanti sono?”), con la fanfara e gli allievi, la frizzante Gogoris Gospel Band, l’Eco del Mera con la divisa nuova nuova, il Coro Argento (che sprizza gioventù!), i calciatori del Villa C7 Metior (pluricampioni provinciali), i piccoli atleti dei “Pulcini” e dei “Primi calci” (che fra qualche anno, da “grandi”, si rivedranno sull’album), i giovani intraprendenti del ViViVilla, gli Alpini col cappello d’ordinanza, Quelli della valle del sole coi loro visi da attori di Hollywood, e infine gli eventi più importanti in paese degli ultimi 12 mesi.

Gli Antacüch avevano diversi obiettivi creando questo album: scattare un’immagine odierna di Villa che rimanesse nel tempo, aiutare i ragazzi e i più giovani a conoscere il paese e la sua gente (ma anche i più anziani a conoscere le nuove generazioni), spingere la gente ad incontrarsi con la scusa di scambiarsi le figurine.

Se i primi due obiettivi si potranno verificare casomai solo nel tempo, il terzo è stato raggiunto così bene da ripagare da solo i tanti sforzi fatti per realizzare l’album. Non solo i bambini a scuola e nei luoghi dove si incontrano e giocano, ma anche tanti tanti adulti e anziani si trovano per scambiare le “figu”. Ognuno con le sue regole, ma tutti a dire che è così bello avere un buon motivo per incontrare le persone! I più moderni hanno fatto ricorso anche a facebook e a whatsapp per lo scambio, i più tradizionalisti hanno occupato i tavoli dei bar e hanno riempito gli album davanti ad un buon caffè, i più facinorosi hanno stretto accordi di scambio anche in chiesa, in attesa che don Aldo o don Romano iniziassero la messa!

Così alla fine all’album di Villa si sono interessanti non solo i giornali locali, ma anche il quotidiano nazionale La Repubblica (articolo di Luigi Bolognini sull’edizione di domenica 4 febbraio), Radio Number One e la radio svizzera.

Se è stato possibile distribuire così tanti album e figurine e coinvolgere così tanta gente, lo dobbiamo alla disponibilità di tante persone. In primo luogo all’amministrazione comunale, che ha permesso che la biblioteca fungesse anche da punto di vendita e di scambi; quindi i negozi che hanno tenuto volentieri le figurine senza guadagnare un solo centesimo: Alimentari Gini Nelda, Alimentari Bellagio, Macelleria Giacomini, CRAI di Gusme (anche a Chiavenna), Tabaccheria Tam a Chiavenna. E’ solo grazie a loro che – al 10 marzo – siamo arrivati a 300 album e 25.000 pacchetti di figurine!

Uno dei grossi sforzi che il Gruppo di Ricerca Antacüch ha dovuto fare è stato quello di riuscire a bilanciare le spese dei riordini con la distribuzione delle figurine. Quando tutto sarà più o meno finito, sarà premura del gruppo rendere pubbliche le cifre e gli eventuali guadagni, che ovviamente verranno utilizzati per le future attività e magari per nuove pubblicazioni. Questo perché l’album lo sentiamo come un qualcosa che appartiene al paese intero e ogni suo aspetto deve essere condiviso.

Da: Il Ponte

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