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Bondo e dintorni

1 marzo 2018

//InfoBondo\\
Situazione attuale e progetti a corto-medio termine.

SITUAZIONE ATTUALE
A poco più di sei mesi dalla frana, la situazione sul Pizzo Cengalo, in Val Bondasca e a Bondo e dintorni è tranquilla. Dalle misurazioni che vengono effettuate dal radar fisso situato presso la capanna Sciora, si può evincere che negli ultimi mesi non ci sono stati grandi movimenti della roccia.
La commissione per le donazioni sta esaminando le richieste di contributi inoltrate dai cittadini toccati dalla frana del Cengalo. La prossima riunione è prevista in marzo.

ACCESSO ALLA VAL BONDASCA
Negli ultimi giorni sono state pubblicate informazioni non ufficiali in merito alla riapertura dei sentieri e delle vie d’accesso in Val Bondasca. Il municipio conferma che tutti i sentieri in Val Bondasca, le vie d’accesso ed i valichi alpini per la Val Bondasca sono tuttora chiusi. La competenza per le decisioni su eventuali riaperture spetta unicamente al municipio.

DIVERSI PROGETTI DI RIPRISTINO
Il municipio, in stretta collaborazione con esperti in materia ed enti preposti, sta valutando diversi progetti a corto-medio termine. Già durante la prossima assemblea comunale, che si terrà a Vicosoprano il 15 marzo 2018, verrà presentato il progetto del raggruppamento parziale di terreni in zona Caltüra a Bondo e chiesto il credito per la sua attuazione. Saranno inoltre richiesti i crediti per la costruzione di un ponte pedonale provvisorio tra Bondo e Promontogno nonché per il sistema di preallarme in Val Bondasca, che prevede diverse migliorie al radar già installato a Sciora ed agli impianti di Lera e Prä.
Prossimamente verrà definita la nuova zona di pericolo per Bondo, Promontogno, Spino e Sottoponte. In base ad essa si potrà iniziare a progettare gli argini definitivi e le vie di collegamento. Il municipio, dopo essersi consultato con il pianificatore, ha chiesto al Cantone di organizzare una riunione di coordinamento dei lavori.
Questa primavera-estate è pure prevista la progettazione esecutiva e la rimessa in opera dell’humus asportato l’estate scorsa presso i depositi Caltüra e Palü 1.
Diversi edifici che hanno subito un danno totale alle strutture verranno demoliti, con l’accordo dei proprietari, sotto la sorveglianza dell’Assicurazione cantonale dei fabbricati.
La pulizia finale dei terreni rovinati nelle zone residenziali o agricole non toccate dai depositi verrà eseguita sotto la sorveglianza della Cassa per i danni della natura dei Grigioni.
Le diverse infrastrutture comunali rovinate verranno risistemate nel limite del possibile.

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

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Per sorridere un po’.