5’500 euro da “Chiavenna per Bondo”
//tratto da La Provincia di Sondrio\\
Si chiude la campagna di raccolta fondi promossa dalla comunità valchiavennasca per supportare la ricostruzione del paese della Val Bregaglia. Un sostegno non solo economico.
Gli organizzatori di quest’iniziativa – commercianti, associazioni, parrocchie e istituzioni – lo avevano premesso: il supporto non sarebbe stato tanto economico, quanto basato sulla vicinanza alla popolazione della regione grigione di confine.
E proprio sulla base di questa sensibilità, a metà gennaio un gruppo di artisti valchiavennaschi ha presentato “una fiaba in scena” ai bimbi della Bregaglia. Gli alunni hanno apprezzato un laboratorio espressivo-musicale e uno di ceramica. Alla base di questo evento, quindi, c’è stata la volontà di condividere un’esperienza basata su varie forme di espressione artistica. «Nel complesso c’è stata una risposta positiva da parte della popolazione alla richiesta di collaborazione -sottolinea con soddisfazione da Chiavenna Cristian Pavioni, ideatore del progetto-. Al di là della somma finale, che consegneremo direttamente all’amministrazione comunale di Bregaglia nei prossimi giorni, ci sono state alcune donazioni dirette e non dobbiamo dimenticare il percorso curato dagli artisti».
Un ringraziamento particolare da parte del comitato organizzatore va alle parrocchie di Chiavenna e della Bregaglia, che hanno supportato in modo concreto la raccolta di fondi a favore di Bondo.
Stefano Barbusca
Auguri e grazie tanto per questa bellissima iniziativa; ci fa veramente piacere. Speriamo che il comune trovi un modo che po… rti queste donazioni ai dannegiati; vittime di questa Frana sono stati pure tutti quelli che non potevano tornare a casa per settimane, per chi ha perso tutti turisti, che avevano subito annulato le loro riservazioni, chi non poteva passare la stada di notte, perche per lungo tempo è stata chiusa… spero pure per tutti loro che soldi delle donazioni arrivino pure da loro: tutti siamo stati vittima! Grazie a tutti donatori, pure quelli annonimi, ci dispiace che non sapremo mai chi ci ha dato dei soldi, il comune non può pubblicare i loro nomi – devono loro stessi farsi conoscere.
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