a-GRit, Home

Nümmär Sèt

8 novembre 2017

Il Gruppo di Ricerca Antacüch ha presentato il suo ultimo volume, il Nümmär Sèt. Si tratta dell’annuale “bollettino” del gruppo, che arriva puntuale ormai da sette anni in concomitanza con il 15 ottobre, data che vuole simpaticamente ricordate il giorno del 1584 in cui Villa divenne comune autonomo.


Per scoprire qualcosa sui contenuti, prendiamo spunto dalla prefazione al libro:
“Il libro si apre con un articolo sulla chiesa della Madonna Addolorata di Canete. Lo studio non ha la pretesa di ricostruire nel dettaglio la storia del piccolo ma prezioso oratorio; abbiamo cercato di far luce sulle sue origini, presentandone poi almeno a grandi linee gli sviluppi, studiando la relativa documentazione presente presso l’archivio parrocchiale di San Sebastiano.

Il secondo testo è un prezioso contributo del nostro socio Valerio Giorgetta. Valerio torna su un argomento che conosce molto bene: i processi per stregoneria. In questo caso focalizza l’attenzione sulle spese inerenti tali processi nel Seicento.

Il contributo successivo è lo studio sulla figura di Antonio Danallo, un villese che nel Seicento lasciò il paese alla volta della Spagna, del Portogallo e delle Indie, dove – pare – fece fortuna. A Villa non tornò mai, ma del suo nome rimane traccia nel crot dél Danàal.

Marta Mangini riprende invece il proprio studio sulle pergamene di Villa facendo un passo avanti rispetto al grande lavoro di trascrizione; ci svela e spiega il contenuto delle pergamene di reimpiego, cioè riutilizzate con finalità diverse  da quelle originarie, non per le informazioni contenute, bensì per la materia stessa del supporto.

Il grande lavoro di ricerca di incisioni rupestri a Villa promosso dal vicepresidente Stefano Galli si concretizza in un testo che segnala con pratiche schede alcuni dei più interessanti ritrovamenti. Basandosi sulle ipotesi e le conferme ricevute da studiosi e testi attendibili, Stefano dimostra che alcuni dei suoi ritrovamenti sono davvero più importanti di quanto si pensasse e sperasse. Un invito dunque a conoscerli, visitarli, promuoverli e salvaguardarli.

Il socio Cristian Copes ha invece lavorato su un documento nel quale si discute la causa tra due Sciuchetti e Antonio Gini nel 1658, proprietari di crotti a Posmotta.

È parso doveroso pubblicare la relazione del recente restauro di due tele conservate nella chiesa dell’Immacolata a cura di Mariachiara Fois, preceduta da brevi notizie sul precedente restauro della chiesa fornite da Aldo Bonelli.

Il Nümmär Sèt si chiude con la terza parte delle cronache parrocchiali scritte da don Remo Mazzoletti, che trattano il periodo 1938-1945. Sono gli anni della seconda guerra mondiale, sul finire della quale don Remo fu coinvolto in prima persona in quella che rischiò di diventare (e in parte lo fu) una guerra civile tra partigiani da una parte e repubblichini e soldati tedeschi dall’altra. Il parroco racconta (ovviamente dal suo punto di vista) una serie di eventi drammatici, che forse lo segnarono per sempre”.

Tra gli autori che hanno presentato i propri testi c’erano Marta Mangini (giunta appositamente da Milano) e Cristian Copes; altri non hanno potuto esserci per motivi familiari. Il giusto spazio è stato lasciato alle tante immagini di incisioni rupestri trovate da Stefano; il pubblico davvero numeroso è parso incuriosito e anche un po’ sorpreso da tanti piccoli tesori presenti sul nostro territorio. Il Gruppo di Ricerca Antacüch è convinto che se si vuole che la gente apprezzi, valorizzi e promuova questi ritrovamenti, li deve conoscere e deve sentirli come patrimonio proprio da salvaguardare. Un bel passo in avanti dunque quello compiuto.

La serata, alla quale erano presenti don Aldo, gli amministratori e – cosa assai gradita – i rappresentati di altre realtà impegnate in ambito storico-culturale in valle, si è conclusa col solito piccolo rinfresco, momento propizio per scambiare due chiacchiere, per condividere informazioni, per raccontarsi aneddoti.

Ora il Nümmär Sèt è disponibile presso la Biblioteca comunale “Stefano Ghiggi” di Villa, in tutti i negozi del paese, nei negozi CRAI di Chiavenna e Mese e presso il tabacchino di Mauro Tam in piazza Pestalozzi a Chiavenna. Chi desidera scoprire qualcosa di più sulla storia di Villa non può perderselo!


Foto di Martina Santoro

Satira di Bregaglia

La vignetta del giorno

8njoju

Per sorridere un po’.