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Vita di Gran Consiglio

26 ottobre 2017 Nessun commento

//tratto da Il Grigione Italiano\\
La più recente sessione del Parlamento grigione si è svolta a Coira dal 16 al 18 ottobre 2017. Nel piano di lavoro, la revisione totale della Legge sui Comuni. Intervista al granconsigliere Maurizio Michael.


Da luglio 2018 le assemblee comunali saranno pubbliche.

Non sono mancati naturalmente, come in ogni sessione, incarichi e interpellanze, né l’ora delle domande né le sedute delle frazioni. Ma il primo punto all’ordine del giorno della sessione di ottobre del gran Consiglio era la revisione totale della Legge sui Comuni.

Maurizio Michael, cosa è importante sapere di questa legge?
La Legge sui Comuni disciplina le regole di funzionamento della democrazia a livello comunale. Con questa legge il Cantone stabilisce il quadro di riferimento all’interno del quale i Comuni possono o devono muoversi. Esso stabilisce per esempio che i Comuni devono avere un organo esecutivo (il municipio) e un organo legislativo (il parlamento o l’assemblea comunale, o una combinazione dei due organi), nonché definisce delle regole minime di funzionamento valide per tutti. All’interno di questo quadro di riferimento i Comuni godono nel nostro Cantone di un’ampia autonomia.

A sentire quanto riferito dalla radio (Grigioni sera) e dalla televisione (Il Quotidiano), i punti più discussi di questa legge sono stati due: il patriziato e l’apertura delle assemblee comunali.
Per quanto riguarda i Comuni patriziali è stato, di fatto, confermato l’ordinamento attuale. La proposta di abolizione completa fatta dalla frazione del Partito socialista non ha trovato alcun sostegno.

Riguardo al secondo tema: le assemblee comunali finora sono state aperte al pubblico a discrezione. Per esempio, il nostro Comune di Bregaglia solitamente ammette le riprese da parte dei giornalisti televisivi soltanto all’inizio di un’assemblea. Però lascia che poi rimangano presenti per tutto il tempo.
Giusto! Le assemblee comunali in futuro saranno pubbliche. Questo significa che coloro che sono interessati a seguire il dibattito nelle assemblee comunali potranno parteciparvi di diritto senza aver bisogno dell’approvazione dei presenti, rispettivamente di un permesso dell’autorità comunale. Non si pensa solo ai giornalisti. In particolare con il cambiamento deciso si intende tendere la mano a tutti coloro che sono interessati alla vita comunale, pur non avendone il diritto di voto. Tra questi figurano pure i proprietari di seconde case che in molti Comuni turistici contribuiscono in modo importante sia economicamente che a livello sociale.
Per quanto riguarda le riprese non cambierà nulla. Il Comune potrà anche in futuro, a protezione della sfera privata dei suoi cittadini, limitare l’uso dei mezzi di ripresa durante una seduta.

Si può però anche sostenere che, in linea generale, i cittadini con diritto di voto vogliono rimanere «fra di loro» per potersi esprimere in libertà, a loro agio.
Così si sono espressi alcuni sindaci, ma la loro posizione non ha convinto. Più che i loro cittadini erano loro stessi a non volere troppi «intrusi» in assemblea. Ricordiamoci che nelle assemblee comunali non viene discusso nulla di segreto, e quindi non c’è nulla da nascondere.

Alla fine l’ha spuntata lo schieramento a favore delle assemblee pubbliche, ma non alla grande: 61 contro 53.
L’argomento principale per mantenere lo status quo faceva riferimento all’autonomia comunale: «Ogni Comune deve poter decidere in propria autonomia se rendere pubbliche le proprie assemblee o meno».
Va detto che nella maggior parte dei Comuni nel Cantone dei Grigioni non si sono mai verificati dei problemi con il sistema vigente. In alcuni Comuni invece si sono in passato verificate delle situazioni poco chiare e anche poco simpatiche.
Per i favorevoli si è trattata di una decisione di principio, in linea con i tempi, volta ad aumentare la trasparenza e a rafforzare la fiducia tra la popolazione e le istituzioni.

Ma in conclusione, nel suo insieme, la nuova Legge sui comuni è stata votata a grande maggioranza (106 favorevoli, nessun contrario, 5 astenuti).
Anche i socialisti, alla fine, hanno visto il mezzo bicchiere pieno e hanno sostenuto la legge.

Il tema più importante segnato nell’ordine dei lavori del terzo giorno di sessione mi pare che sia l’interpellanza sulle società fittizie presenti nel Moesano. Società cosiddette «bucalettere» in quanto non svolgono una reale attività e la loro sede spesso consiste soltanto in una cassetta della posta. Che cosa ha potuto dire in merito il Gran Consiglio? Cosa è di sua competenza?
Si tratta di un problema acuto localizzato soprattutto nel Moesano. Si è trattato di rendere attente le autorità cantonali e di chiedere loro delle misure per contrastare un fenomeno che per il momento risulta fuori controllo.

Due membri del Governo hanno invece preso degli impegni.
Il ministro dell’economia Parolini e il ministro della sicurezza Rathgeb hanno assicurato che avrebbero approfondito la situazione e avrebbero affrontato la questione della Mesolcina, se necessario anche assieme ai loro colleghi ticinesi. Parolini ha comunque sottolineato che il Cantone dei Grigioni agirà nel rispetto delle leggi vigenti e non ha intenzione di applicare delle misure contrarie agli accordi in vigore.

Un’altra interpellanza che mi pare tocchi da vicino le nostre regioni sia quella sul futuro dei media grigionitaliani.
L’interpellanza Atanes è stata rimandata alla prossima sessione per mancanza di tempo.

Ci sono altre interpellanze o incarichi che vuoi segnalare?
Ha fatto discutere molto l’incarico Danuser che il Governo accoglieva favorevolmente, che prevedeva l’introduzione (o il mantenimento) a livello cantonale dell’obbligo di frequentare un corso per i detentori di cani. Obbligo abrogato a livello federale in quanto la misura introdotta qualche anno fa non aveva dato risultati tangibili.
Con due voti di differenza i contrari hanno avuto la meglio, secondo me giustamente. I nuovi proprietari di cani non saranno perciò più obbligati a frequentare un corso di abilitazione. Essi potranno comunque farlo su base facoltativa, se lo riterranno utile.

Ci sono state altre azioni del Gran Consiglio degne di rilievo?
Mi limito a segnalare che il lunedì si è tenuta la solita riunione della Deputazione grigionitaliana.

Silvia Rutigliano

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