a-GRit, Bregaglia, Cultura, Home

Da un’installazione a un libro

6 luglio 2017 Nessun commento

Che un’installazione dinamica di arte contemporanea, della durata di quattro mesi, possa essere contenuta in un libro è difficile da immaginare. Ma Hans-Ulrich Theilkäs è riuscito a fare di un libro un oggetto multimediale.

Il suo libro «Diminuendo – Crescendo / Val Bregaglia» è infatti molto di più che il catalogo di una mostra.

«Immagini un pianoforte di pietra – suggerisce Hans-Ulrich Theilkäs – e una partitura con le indicazioni diminuendo e crescendo». Ecco, è alla musica che si deve pensare, in prima battuta, quando si legge il titolo del libro dell’artista, titolo che non per niente è così anche in tedesco.

Un volume bilingue (anzi, pure di più), che non è solo un libro, né tantomeno solo il catalogo di una mostra. È un oggetto che parla linguaggi diversi e che si maneggia in modi diversi.

L’installazione e il suo autore

Prima di tutto, il libro si riferisce all’installazione che Hans-Ulrich Theilkäs ha allestito nella Rimessa Castelmur a Coltura di Stampa nella scorsa stagione invernale, da Natale a Pasqua, e precisamente dal 18 dicembre 2016 al 16 aprile 2017. Un’installazione ideata appositamente per il periodo in cui la Val Bregaglia è poco frequentata, quando per parecchie settimane mancano i raggi diretti del sole. Ed ecco, una grande valle di cartone di forma pressappoco triangolare, montata su ruote, è stata chiusa nella Rimessa, in balìa della sua naturale trasformazione.

Dal portone chiuso si poteva però vedere, attraverso una fessura, quello che accadeva all’interno, e ascoltare, in cuffia, una musica appositamente composta, ricca di crescendo e diminuendo.

Hans-Ulrich Theilkäs, nato nel 1949 a Erlenbach nel Simmental, vive oggi a Berna. L’artista si esprime in arte concettuale, grafica, installazioni, dipinti, acrilico, olio, tempera, oggetti, scultura, video e disegno. È appassionato di valli strette e di montagne, alle quali egli guarda con il suo occhio artistico, che non gli consente mai di giungere a un soddisfacente punto finale nella loro comprensione. Theilkäs aveva già visitato e studiato i Grigioni del sud anni fa. È del 2004 la sua installazione concernente Segantini e lo Schafberg, esposta prima alla Chesa Planta di Samedan e poi al Museo Segantini di St. Moritz.

Oltre alla grande valle in cartone, riempita di popcorn, nella Rimessa Castelmur l’artista ha esposto, in occasione del vernissage e del finissage, anche una serie di studi artistici del soggetto «valle», tutti riportati in fotografia all’interno del libro. Modellini in cartone, in legno e in plastilina. Montati su ruote o modellati in scatolette di latta. Vi sono inoltre schizzi, realizzati con grafite, inchiostro, bianchetto, matita, pastello, e a collage, generalmente su fondo acrilico.

Hans-Ulrich Theilkäs ha dunque studiato la valle cercando di ricostruirla in numerose maniere e utilizzando diverse tecniche, per arrivare infine alla conclusione che «una valle non è rappresentabile». «Sono alla ricerca – afferma – di percorsi per rappresentare questo “nulla” fra due catene montuose, questa forma negativa di montagne che si toccano».

I testi

Il libro contiene contributi di autori diversi. Descrive l’operato dell’artista il suo amico scrittore Peter J. Bett (noto al pubblico per il suo romanzo del 2015 Geschichten vom Fluss), che pone al centro del discorso il concetto di Standort (termine di difficile traduzione, che significa posizione, posto, e che nel libro è stato reso con «stazione»). Vi è poi un testo filosofico di Rainer Maria Rilke sul «rumore primigenio», scritto a Soglio nel 1919, accompagnato da un suo disegno. E, ancora sul suono, un testo di Dora Lardelli sugli impressionanti rumori provenienti dallo Spazzacaldera, la montagna di fronte a Roticcio, suo punto di vista e di ascolto. Questo contributo è pubblicato anche in dialetto bregagliotto: due pagine in cui è riprodotto il testo scritto a mano.

In un breve commento, il musicista Hans Blaser descrive il suo lavoro alla colonna sonora dell’installazione. E lo stesso Theilkäs firma un capitolo, nel quale racconta dei suoi contatti con la Bregaglia e della sua ricerca artistica.

L’introduzione è affidata a Marlise Theilkäs-Spahr, moglie e stretta collaboratrice dell’artista.

Le immagini

Oltre alle fotografie dei lavori di Theilkäs, alle carte geografiche antiche e moderne e ad altre immagini, il volume dedica una buona metà delle pagine a due Flip book (in tedesco Daumenkino): sfogliandole rapidamente si ottiene l’impressione del movimento e quindi si può osservare l’evoluzione dell’installazione nel tempo. Sono due le serie, sulle due facciate dei fogli, sessanta fotogrammi  in bianco e nero, sessanta a colori. Il bianco e nero ha un effetto più drammatico, e mette in evidenza le forme, i contorni. Il colore invece offre le tante variazioni che si sono prodotte nella Rimessa durante i giorni, e le notti, in cui l’installazione stava lì, in compagnia di alcuni topolini che ne ne apprezzavano i popcorn, sotto l’occhio discreto della web cam.

Il filmato e la musica

Un disco, accluso al libro, contiene un filmato di quattro minuti, una sintesi dell’evoluzione dell’installazione, musica compresa. Musica che è nata da una collaborazione. «Di tanto in tanto – racconta infatti Theilkäs nel libro – mi incontro con il musicista nonché direttore di coro Hans Blaser in un ristorante del Länggassquartier di Berna. In occasione di uno di questi incontri per il caffè delle nove l’argomento principale è stato proprio il mio progetto in Bregaglia e con la Bregaglia. Abbiamo parlato dell’aspetto figurativo della valle, del continuo mutamento della topografia, del turismo e del ritmico ripresentarsi di situazioni meteorologiche e paesaggistiche a intervalli di diecimila anni, di tonalità, di suoni, di musica e di Rilke, di popcorn, del saliscendi delle montagne e della circolazione stradale. Il bel risultato di quella nostra conversazione è il soundtrack che Hans Blaser ha composto in maniera calzante per la mia installazione [...]. E così, quasi incidentalmente, durante il nostro colloquio si è pure cristallizzato il titolo generale del processo che si sarebbe sviluppato nella Rimessa Castelmur».

Un libro artistico

Diminuendo – Crescendo è curato in ogni dettaglio. Le due colonne in ogni pagina, con il tedesco e l’italiano a fronte, per esempio, non sono divise verticalmente, ma obliquamente, per richiamarsi all’aspetto di una valle. La copertina è intagliata con un raggio laser, con due diverse profondità, per segnare i contorni della Val Bregaglia senza ignorare il suo proseguimento a sud-ovest e a nord-est. Inoltre, come detto, contiene immagini da sfogliare velocemente, e un dvd da guardare e ascoltare.

Si configura quindi come un libro artistico, e come tale è stato richiesto dal Museo Weserburg di Brema, in Germania, per una mostra di libri artistici nuovi a tiratura limitata. La tiratura di Diminuendo – Crescendo è di 310 copie. Alcune sono in vendita in Bregaglia, all’Ufficio turistico di Stampa e al Museo Ciäsa Granda, altre si trovano nella nuova libreria specializzata Never Stop Reading a Zurigo (Niederdorf), altrimenti per acquistarlo ci si può rivolgere direttamente alla casa editrice: StandortVerlag, Marlise Theilkäs, Holenackerstr. 65/E14, 3027 Berna.

Informazioni
Hans-Ulrich Theilkäs
Diminuendo -Crescendo / Val Bregaglia
StandortVerlag, Berna, 2017
58.– franchi

www.theilkaes.ch

Silvia Rutigliano

Commenta questo articolo








5 × nove =

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

8mzkwu

Per sorridere un po’.