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Vita di Gran Consiglio

22 giugno 2017

//tratto da Il Grigione Italiano\\
La sessione di giugno del Parlamento retico è stata caratterizzata da una dura discussione sul comportamento del Governo riguardo all’area industriale di Domat-Ems. Consueta intervista al granconsigliere bregagliotto Maurizio Michael.

Si è svolta da lunedì 12 a mercoledì 14 giugno la più recente sessione del Gran Consiglio a Coira. La sessione nella quale si approva il consuntivo e si elegge la presidenza del Governo per l’anno seguente.

Maurizio Michael, cosa si può dire del consuntivo?
Il consuntivo 2016 è stato approvato, e non ci sono sorprese particolari: il Cantone dei Grigioni mostra anche in questo ultimo anno che è stato in grado di tenere le cifre in una forma equilibrata, avendo un disavanzo effettivo, ma da un punto di vista operativo, quindi reale, addirittura un piccolo guadagno.

Fra le cifre, anche quella a sei zeri per il convitto di Coira!
Ha fatto discutere, in particolare, all’interno del consuntivo, un impegno finanziario per i lavori di manutenzione e risanamento del convitto, che per gli studenti delle valli del Grigioni italiano, ma anche per chi abita in altre zone lontane da Coira, è sempre stato uno dei punti di riferimento. Ha fatto discutere non tanto per il fatto che sia necessario investire una somma importante di denaro (sono previsti lavori per oltre 30 milioni di franchi), ma soprattutto la procedura: che su una somma così alta non sia stato preparato un messaggio separato e il Gran Consiglio con una sua commissione preparatoria non abbia potuto affrontare e discutere in modo approfondito questo tema.

A che cosa poteva servire una commissione preparatoria?
Il processo politico prevede appunto questo: la commissione preparatoria ha il compito di verificare, di analizzare le proposte che arrivano dal Governo, di fare delle proposte alternative, di valutare l’idoneità e la strategia. Ecco, nel caso del convitto ci si poteva, viste le somme in gioco, anche chiedere se fosse giusto intervenire sulla struttura esistente o se forse non sarebbe stato il caso di valutare la realizzazione di una nuova struttura.
Ripeto, però, i lavori di per sé non erano in discussione. Ha fatto discutere la modalità scelta dal Governo per presentare questo importante impegno finanziario.

All’ordine del giorno figuravano anche le elezioni del presidente e del vicepresidente del Governo per il 2018.
Come il consuntivo, anche le nomine del presidente e del vicepresidente del Governo avvengono tutti gli anni durante la sessione di giugno. Presidente è stato nominato l’attuale vicepresidente, Mario Cavigelli, vicepresidente Jon Domenic Parolini, con uno dei peggiori risultati di sempre.
Infatti, mentre Cavigelli ha ottenuto 103 voti su 107 validi (il numero totale dei granconsiglieri è 120), Parolini ne ha ottenuti 75 su 85 validi (quindi più di 30 hanno votato scheda bianca).
Anche se Parolini è stato proposto, secondo il turno prestabilito, da tutte le frazioni, ci sono stati vari granconsiglieri che in segno di protesta rispetto al lavoro finora svolto non gli hanno dato il voto. In effetti anche durante questa sessione si è trovato spesso in difficoltà e così la fiducia diminuisce. La vicenda di Domat-Ems certo ha anche influito. Il ruolo di Presidente del Governo è impegnativo e si aggiunge al lavoro abituale di un Consigliere di Stato.
Di solito la nomina della presidenza e della vicepresidenza non viene utilizzata come regolamento di conti tra il Gran Consiglio e i singoli membri del Governo.

Qual è la faccenda di Domat-Ems che ha messo in difficoltà Parolini?
Il pomeriggio del martedì c’è stata la discussione sul caso di Domat-Ems. Non si parla più della segheria, ma del nuovo insediamento con conseguente cambio di zona avvenuto nell’areale della ormai ex segheria. Ci sarà la ditta Hamilton, già presente con una sede importante a Bonaduz, che costruirà un nuovo stabilimento. Ci saranno nuovi posti di lavoro, sono in atto contatti anche con altre industrie specializzate. Ma ci sono state parecchie perplessità, in diversi ambienti, sul modo di agire del Cantone, che ha acquistato dei diritti di superficie a prezzo troppo alto, secondo alcuni, agendo in concorrenza con altri Comuni, in particolare la città di Coira, e altri soggetti interessati.
Ci sono varie allusioni e sospetti che il processo decisionale non si sia svolto in modo corretto e che il Governo abbia preso le sue decisioni su basi non sufficientemente chiare.
Per questo motivo la Commissione di gestione del Cantone ha fatto una sorta di indagine, e poi ha presentato il suo rapporto. Un rapporto all’acqua di rose, però. Nel senso che sì, la Commissione conferma che il Governo non ha infranto delle leggi, e nota solo marginalmente una serie di criticità nelle procedure adottate.

Ma voi dovevate discutere il rapporto della Commissione di gestione o il lavoro del Governo?
Si discuteva il rapporto della Commissione, ma non è possibile distinguere le due cose. E si discuteva soprattutto il processo, il percorso scelto. Le critiche principali sono arrivate dalla frazione liberale, in particolare dal sindaco di Coira, Urs Marti, a conoscenza dei fatti, che è pure stato accusato di essere un cattivo perdente, ma che ha evidenziato varie manovre non proprio svolte alla luce del sole.
Nella discussione sono state poste delle domande precise, alle quali la Commissione di gestione è stata in grado solo parzialmente di rispondere.

Il Governo che ruolo ha avuto e che cosa intende fare ora?
La discussione si era fatta molto tecnica. Si parlava di cifre, di date, del ruolo dei singoli attori coinvolti, di molti dettagli insomma. Io sono perciò intervenuto ponendo alcune domande di fondo al Governo su come loro valutano a posteriori la situazione. Purtroppo anche le mie domande, dopo essere state poste una seconda volta anche in tedesco, non hanno trovato un terreno molto fertile.
Il Governo, in sostanza, prende atto del rapporto della Commissione di gestione e accetta le sue conclusioni. Una vera autocritica è a mio avviso mancata, perlomeno davanti al Gran Consiglio.

Una situazione pesante, si direbbe.
Il Consigliere di Stato Parolini, non supportato dai suoi colleghi di Governo che erano comunque presenti in aula, è apparso in evidente difficoltà. Molte sue risposte sono risultate solo parziali o addirittura sono mancate. Non è stato un bel pomeriggio, per tutti i presenti. Anche chi è stato più critico aveva come primo obiettivo quello di evitare che situazioni del genere possano nuovamente accadere.

Un altro punto all’ordine del giorno era la revisione totale della legge sulla cittadinanza. Che cosa è cambiato?
Si trattava di adeguare la legge cantonale in base alla legislazione federale. Il cambiamento più grande è la durata del domicilio: una persona per poter chiedere la cittadinanza deve essere stata in un comune grigione per cinque anni. Però deve essere da 10 anni in Svizzera. Un altro aspetto è l’integrazione, alla quale si dà ora maggiore importanza.

Ci sono state nuove fusioni comunali?
Il piccolissimo comune di Mutten si è aggregato con il comune di Thusis. Si tratta di un caso particolare, perché i due comuni non sono confinanti. Abbiamo approvato definitivamente la fusione e il comune si chiamerà Thusis.

Il cancelliere Claudio Riesen è andato in pensione.
Dopo molti anni alla guida della cancelleria, Claudio Riesen è stato presente per l’ultima volta in Gran Consiglio. Dalla sessione di agosto sarà sostituito dal nuovo nominato Daniel Spadin. Questi lavora già presso l’Amministrazione cantonale come segretario di dipartimento giustizia e sicurezza.

Che cosa fa il cancelliere?
Il cancelliere dirige la Cancelleria dello Stato che si occupa del coordinamento e di collegamento fra il Gran Consiglio, il Governo e l’Amministrazione ed è da un lato attiva nel sostegno alla direzione e dall’altro è fornitrice centrale di servizi per l’Amministrazione e i cittadini.
Il cancelliere è, per così dire, il funzionario più importante del Cantone. Viene spesso anche definito come sesto Consigliere di Stato dato che partecipa, in veste di segretario, alle riunioni del Governo.

Come avete occupato le due sere di questa sessione?
Lunedì sera c’è stata l’abituale seduta della deputazione grigionitaliana, che ha discusso principalmente dell’iniziativa per una sola lingua straniera alle elementari. Io non ho potuto partecipare, perché avevo un altro impegno.
Il martedì sera c’è stato un evento: l’associazione cantonale dei produttori di ghiaia, sabbia, cemento ecc. ha organizzato una visita a un impianto vicino a Coira, a Haldenstein. Hanno presentato ai granconsiglieri ciò che fanno come organizzazione cantonale. Abbiamo quindi visitato la struttura, un impianto moderno molto interessante.

Silvia Rutigliano

Satira di Bregaglia

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