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Bruno Tondini, lo scultore dei gufi

26 aprile 2017 Nessun commento

Prosegue la pubblicazione settimanale di interviste ad alcuni artigiani amatoriali della nostra valle. A cura di Paolo Pollio.

Bruno Tondini di Coltura è un simpatico signore che da quando è in pensione ha messo su il suo laboratorio/atelier dove da pezzi di legno di diversa natura e forma dà vita ad animaletti, figure, alberelli e tanto altro ancora.

Come hai cominciato e da quanto tempo lo fai?

Ho lavorato per 27 anni come guardiano della diga dell’Albigna. Avevo molto tempo libero. Negli anni ’80 Vitale Ganzoni, pittore e scultore ma anche maestro, organizzò a Stampa, il martedì sera, una serie di attività manuali. Ganzoni, meglio conosciuto come Vitalin, mi insegnò l’arte dell’intaglio. Intagliai molte figure, ma anche schienali di sedie, mobili e un autoritratto. Durante alcuni inverni frequentai i corsi di falegnameria e intaglio. Un altro maestro che ebbi la fortuna di avere fu Andrea Del Bondio. Quando andai in pensione, a 60 anni, cominciai a mettere a frutto tutto ciò che avevo imparato. Era l’anno 2000 e iniziai a organizzare il mio laboratorio dal quale vengono fuori scolpiti nel legno gufi, civette, gatti, marmotte…

Perché questo materiale e non un altro?

Perché il legno mi è sempre piaciuto. Mi piace la sensazione che mi dà al tatto. Quando adopero la motosega poi, sono beato. Per ogni animale che faccio adopero un tipo di legno diverso. Per esempio per la marmotta l’ideale è il castagno della Bregaglia. Più il legno è duro più è semplice lavorarlo.
Inizialmente lavoro con una motosega in una stalla, poi per proteggermi dalla polvere del legno lavoro con una elettrosega, infine rifinisco la scultura a mano.

Partecipi ai mercatini?

Partecipare ai mercatini non è la mia passione, ecco. Chi ha desiderio di prendere qualche animaletto o altro sa che mi trova qui, a Coltura. Quando però c’è la festa del paese allora espongo un banco con le mie sculture.

Come sei arrivato in Bregaglia?

Sono oriundo valtellinese, entrato in Bregaglia ai tempi della costruzione della diga dell’Albigna. Dopo la scuola ho iniziato a lavorare nella macelleria di famiglia. La mia passione è nata con l’inizio di questi corsi serali a Stampa, con cinque o sei compagni.

Cosa ti piace di più di questo hobby?

Scegliere il pezzo di legno da scolpire e creare gufi.

Guarda la galleria immagini.

Paolo Pollio

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