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L’energia della terra

2 dicembre 2016

Il Gruppo ecumenico d’aiuto umanitario di Bregaglia ha organizzato nella serata di mercoledì 30 novembre presso la mensa scolastica di Stampa un incontro per aiutare i terremotati italiani delle zone di Amatrice, Arquata del Tronto, Castelluccio e… la lista è, purtroppo, ancora lunga.

Nadia Crüzer, a nome del Gruppo ecumenico, ha presentato la serata e dato subito la parola a Renato Tomassini, il quale aiutandosi con filmati e immagini ha raccontato la sua esperienza diretta. Renato è originario di Ascoli Piceno, città italiana che ha subito molti danni al patrimonio artistico e culturale, ma fortunatamente non ha registrato vittime.

Renato è andato dai parenti, dalla madre e racconta di come lei non volesse andare a dormire perché spesso capita che il terremoto sorprenda le proprie vittime nel cuore della notte. Questa paura, questa instabilità emotiva è diffusa in tutte le 29’000 persone sfollate; molto utile si sta rivelando un aiuto psicologico messo a disposizione dei terremotati sia dalla Protezione Civile che da vari volontari. E l’aiuto dei volontari o dei privati in questo momento è, forse, la cosa che più solleva i cuori di tutte queste persone che vivono un’enorme tragedia. Anche perché il terremoto continua… Renato mostra alla numerosa platea un elenco di tutte le scosse che sono avvenute il 30 novembre ed è un elenco lunghissimo.

Rispetto alla solidarietà diretta, che poi è il tema della serata, Renato sta raccogliendo una somma pari a 5’000 euro per poter inviare un camion di fieno ai contadini della zona. Già i contadini, gli allevatori sono le uniche persone che in questo momento restano, nonostante il pericolo. Loro non possono abbandonare i loro allevamenti, che per fortuna durante le forti scosse erano al pascolo, per cui ora questi allevatori si trovano a vivere un doppio danno, una doppia tragedia. Hanno perso non solo le proprie abitazioni, ma anche le stalle e come spesso accade in Italia la burocrazia ci mette il suo zampino.

Le zone terremotate oltre ad essere ricche di storia – paesi medioevali perfettamente conservati fino al 24 agosto scorso – sono anche zone in cui vige il vincolo paesaggistico, perché annesse al territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e per questo motivo non è così semplice ricevere dei container dove poter alloggiare gli allevamenti. Qui arriva la necessità di avere una solidarietà diretta, come ha fatto una ragazza di Modena che ha inviato una roulotte in aiuto di alcuni allevatori.

Renato mentre andava via da Arquata del Tronto vedendo lo scempio che la natura stessa ha creato ripensa ad una poesia di Ungaretti “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, il poeta si riferiva alla precarietà e instabilità dei soldati in guerra e quella stessa atmosfera è stata sentita da Renato.

La serata si è chiusa con il ricordo di Nadia Crüzer, a tratti commossa, della piana di Castelluccio, dei colori della fioritura delle lenticchie e della pace del bestiame che pascola.

Prima di andare via tutto il pubblico ha partecipato alla colletta, ma chiunque volesse può contattare Renato Tomassini a Borgonovo e chiedere direttamente come fare per donare, per aiutare. C’è, inoltre, un’associazione Il Bio Che non Trema che aiuta tutte le aziende agricole che hanno subito danni.

Paolo Pollio

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