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I primi cinquant’anni

23 novembre 2016 Nessun commento

Festeggiato lo scorso sabato al centro sportivo di Vicosoprano il mezzo secolo dell’Hockey Bregaglia. Grande partecipazione popolare.

“Nozze” d’oro per la società Hockey Bregaglia. Sabato 19 novembre del 1966 a Maloja si fondava il club sportivo Hockey Maloja. Esattamente 50 anni dopo si festeggia questo importantissimo traguardo. In questi cinquant’anni molte cose sono cambiate. Il club Hockey Maloja si è trasformato nell’Hockey Bregaglia. Non si gioca più sul ghiaccio naturale ma sul ghiaccio artificiale, almeno qui in Valle. Nel gioco dell’hockey è diventata molto più importante la capacità di pattinare.

I festeggiamenti sono iniziati al mattino presso il centro sportivo di Vicosoprano con un torneo interno alla società stessa. Infatti tutte le squadre dai ragazzi agli adulti sono state mischiate tra loro e hanno giocato, nonostante la pioggia incessante.

La giornata di festeggiamenti, organizzati davvero in grande, è continuata con il pranzo e nel pomeriggio l’aperitivo è stato allietato del Trio Barnöv e dal Coro Bregaglia. Poi la cena servita all’interno della palestra. Tutti i pasti, compreso l’aperitivo, sono stati organizzati e serviti dalle società di calcio, di ginnastica femminile e karate della Bregaglia.

Una signora ha commentato l’ambiente definendolo “felliniano”… Forse per l’intervento del bravissimo mago comico René o del duo musicale Jeffry e Samantha.

La serata è stata presentata da Luca Giovanoli, con brevissimi saluti e interventi da parte di Ugo Maurizio che portando il saluto del Comune ha chiuso il suo intervento ricordando quando anche lui giocava, anche se dice che era quasi sempre in panchina…

Sono intervenuti anche il granconsigliere Maurizio Michael e Harry-Louis Beringer, responsabile delle leghe amatoriali della Svizzera orientale della Federazione svizzera di hockey che ha donato un assegno da 500.- CHF per la squadra dei ragazzi. Ma le sorprese e i regali hanno trovato una più che degna conclusione nel saluto al “Duda”, Arturo Engel, al quale è stato donato un orologio fatto a mano con lo stemma della società e un buono per un viaggio a Montecarlo durante il Gran Premio. Si è alzato un coro da stadio al ritmo di “Il Duda… l’abbiamo solo noi… il Duda” e a questo punto Arturo Engel non ha più potuto trattenere l’emozione.

Arrivederci ai prossimi 50 anni.

Paolo Pollio

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