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Al luf

29 settembre 2016 Nessun commento

“Curiosità dal passato”: uno spazio per piccole notizie storiche.

Sabato 29 settembre 2001 il lupo della Bregaglia veniva abbattuto nei dintorni del Pizzo Margna.

L’esemplare, un maschio di lupo appenninico di 40 chilogrammi, dal mese di aprile dello stesso anno aveva ucciso e dilaniato 96 capi di bestiame, dei quali 59 in Svizzera e 37 in Italia.

Nell’arco di 5 mesi, il lupo aveva predato in totale più di 100 animali domestici e selvatici, senza contare i numerosi capi feriti e dispersi.

In collaborazione con il gruppo di ricerca e di gestione dei grandi predatori (KORA), i contadini della Bregaglia più colpiti, in particolare gli allevatori di pecore del versante destro della valle, avevano attuato delle misure di protezione di emergenza e intensificato la sorveglianza delle greggi ma con scarsi risultati. Per questo motivo, seguendo i criteri previsti dal Concetto Lupo Svizzera, il Governo Grigionese aveva deciso di autorizzare l’abbattimento.

Dopo questo esemplare, negli ultimi 15 anni la Bregaglia è stata visitata soltanto da lupi e orsi di passaggio, senza registrare danni paragonabili a quelli riscontrati nel 2001.
Possiamo constatare dalle immagini, come l’esperienza vissuta abbia portato gli allevatori a sperimentare e attuare nel lungo termine diverse misure di protezione delle greggi.
Quest’anno, 15 anni dopo il lupo, la Bregaglia vive il ritorno ufficiale di un altro animale da tempo assente sul nostro territorio: il gipeto, in particolare un cucciolo battezzato Ecureuil, nato il 27 febbraio nella valle dell’Albigna.

Ecureil ha lasciato il suo nido il 9 giugno, trasferendosi in zona Val da Cam/Val Duana, gli stessi luoghi in cui amava cacciare il nostro defunto lupo bregagliotto.
Un evento decisamente meno controverso e che questa volta ha riscontrato il consenso della maggioranza.

In alto a sinistra il lupo bregagliotto esposto alla Ciäsa Granda. Seguono tre foto di Flavia Roganti scattate nel 2012 in Val Maroz. Le pecore venivano custodite da due cani da protezione, oggi, nei mesi di estivazione da uno o più pastori.


Immagini tratte dai documentari di Walter Hunkeler - Soglio West (2002) e Soglio Jetzt (2003) - che tra gli altri argomenti documentano l’approccio degli allevatori autoctoni con le varie misure di protezione delle greggi.


Foto scattate nel 2003 a Isola (Maloja). Gli asini di grossa taglia della famiglia Cadurisch proteggono le capre dagli attacchi di cani, lupi e altri predatori.

Curiosità dal passato

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