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Regioni alpine – quale futuro?

20 giugno 2016 Nessun commento

//comunicato stampa\\
La cultura è molto più che un contributo allo sviluppo economico delle regioni periferiche.
Concluso il “convegno bregagliotto” a Salecina, con la promulgazione di un proclama.

Con un importante evento organizzato in questi giorni a Salecina, centro di formazione e vacanze a Maloja, si è aperto un dibattito sul ruolo che la cultura può svolgere nello sviluppo delle regioni periferiche. Vi hanno partecipato dozzine di studiosi, operatori culturali e rappresentanti per lo sviluppo regionale con l’intenzione di dare nuovo slancio alla discussione sul futuro delle Alpi. A conclusione dell’evento è stato promulgato un proclama.

La politica per le regioni alpine svizzere si trova di fronte a grandi sfide. La politica energetica, la crescita del traffico o dei grandi progetti turistici sono sempre in primo piano, ma anche le prospettive dell’agricoltura montana ed il futuro della cultura paesaggistica sono materia di discussione. Attualmente il crescente interesse delle politiche regionali punta principalmente sullo sviluppo economico, predilige un asse di sviluppo centralizzato, disconoscendo il variegato potenziale della cultura regionale. Allo stesso tempo sembra scomparire la decennale solidarietà delle zone urbane nei confronti delle zone periferiche. Sta scemando l’interesse da parte di gruppi critici ed impegnati per i problemi delle regioni alpine? Manca una visione per una prospettiva di sviluppo su cui gli abitanti delle Alpi possano contare sulle proprie forze, anziché sottomettersi senza condizioni a calcoli meramente economici?

Una quarantina di esperti ed esperte di vari ambiti quale ricerca, cultura, sviluppo regionale e protezione delle Alpi hanno discusso da giovedì sera 16 giugno fino a domenica mattina 19 giugno 2016 sul significato e l’apporto di iniziative culturali e sull’identità regionale per uno sviluppo sostenibile regionale. Al convegno erano presenti tra gli altri il ricercatore ed esperto dell’ambiente alpino Werner Bätzing, lo storico Jon Mathieu, la presidente della CIPRA Katharina Conradin, l’organizzatore culturale Chasper Pult, il sindaco di Bregaglia Anna Giacometti e il granconsigliere locale Maurizio Michael. Durante il convegno sono state presentate varie iniziative culturali prestigiose dell’arco alpino.

Sul seguente punto i partecipanti erano d’accordo: la cultura non può essere intesa unicamente come contributo economico per lo sviluppo regionale. Piuttosto un’immagine di sé forte e vissuta delle regioni periferiche deve fungere da base per accettare le diversità e utilizzarle in modo costruttivo. Il convegno è iniziato con una tavola rotonda partecipata nella sala multiuso di Maloja durante la quale Maurizio Michael ha sottolineato l’importanza dello scambio tra regioni alpine e regioni urbane.

La mattina del 19 giugno 2016 i partecipanti e le persone attive nel campo culturale presenti hanno promulgato un proclama comune sulla valorizzazione della cultura nella regione alpina. Il proclama sottolinea la rivendicazione che la cultura è molto più che un contributo allo sviluppo economico delle regioni periferiche.

Orizzonti alpini

Il futuro delle valli alpine e il valore della cultura

Proclama bregagliotto

Dal 16 al 19 giugno 2016 si è svolto nel Centro di formazione e vacanze Salecina (Maloja) il convegno «Regioni alpine – quale futuro? Il futuro delle valli alpine e il valore della Cultura». Hanno partecipato più di 40 persone provenienti dalla Bregaglia, da tutta la Svizzera, dalla Valchiavenna, dal Vorarlberg, dall’Alto Adige e dalla Baviera.

Considerando le grandi sfide per le regioni alpine, la loro economia debole, il mutamento demografico e la perdita del loro peso politico, constatiamo che

  • l’identità culturale assegna forza e dignità alle regioni alpine e permette alle zone periferiche di confrontarsi con quelle urbane in modo paritario
  • le iniziative culturali rappresentano una base importante ed un grosso potenziale di successo per uno sviluppo regionale.

Partendo da questi presupposti ci rivolgiamo alla politica, agli enti per la promozione culturale e lo sviluppo regionale con le seguenti rivendicazioni:

  • l’intera proposta culturale alpina deve essere maggiormente valorizzata;
  • le iniziative culturali locali e regionali devono ricevere la rilevanza e lo spazio che necessitano, per poter innescare processi di innalzamento della qualità di vita nelle regioni alpine;
  • il paesaggio culturale è una parte importante nella vita delle regioni alpine, per questo motivo è importante agire contro la musealizzazione ed il mero sfruttamento.

L’arco alpino dispone di un elevato potenziale rappresentato da persone attive in ambito culturale e da iniziative culturali innovative. Approfittiamo di questa opportunità, continuando a favorire il dialogo e percorrendo vie nuove!

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