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Serata a Salecina

18 febbraio 2016

«Io sto con la sposa» narra l’epopea di cinque profughi tra le frontiere d’Europa. Alla serata sarà presente Silvia Turati, ex cooperante in Siria e Libano e membro del cast.


Il documentario narra il viaggio tra Milano e la Svezia di cinque profughi siriani sbarcati a Lampedusa. Per aiutarli ad attraversare le frontiere senza essere fermati dalle autorità, i profughi vengono coinvolti in un finto corteo nuziale insieme a persone conosciute in Italia.

«All’alba del 14 novembre 2013 – raccontano gli autori del film – davanti alla stazione centrale di Milano si forma un capannello di ventitré persone tra italiani, palestinesi e siriani. Sono tutti vestiti eleganti come se stessero davvero andando a un matrimonio. Ragazzi e ragazze delle due rive del Mediterraneo, pronti a rischiare tutto, insieme, per dimostrare che questo può essere ancora il mare che ci unisce».

E descrivono le difficoltà tecniche: «Le riprese hanno sempre dovuto mediare con le esigenze dell’azione politica. Perché in Svezia ci dovevamo arrivare per davvero, non tanto per fare un film. E dovevamo arrivarci nel più breve tempo possibile. Questo ovviamente ha comportato ritmi di lavoro durissimi: dodici ore di macchina al giorno, le scene da filmare, i file da scaricare e quando andava bene tre ore di sonno a notte. Se la troupe non ci ha piantato il primo giorno, è stato per il clima che si è creato».

Il film è stato finanziato grazie a una raccolta di fondi sull’Internet (crowdfunding). L’anno successivo è stato presentato con successo al Festival del cinema di Venezia.

Io sto con la sposa è un film sulla politica d’asilo europea, sul diritto alla mobilità ma anche sulla guerra in Siria e sui sogni e le speranze di chi da quella guerra fugge. Documentando il viaggio illegale tra le frontiere d’Europa, i realizzatori Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro hanno corso il rischio di essere incriminati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il loro film è un atto di disobbedienza civile in nome dell’umanità.

Maggiori informazioni, con la storia che ha portato alla realizzazione del documentario, si trovano nel sito www.iostoconlasposa.com.

La proiezione avviene nell’ambito di un ciclo di quattro serate dedicate al tema dei confini. Il film sarà proiettato in versione originale (arabo/italiano) con sottotitoli in tedesco e, se richiesto, in italiano. Entrata libera con colletta.

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