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Galleria di risanamento al San Gottardo

11 febbraio 2016 Nessun commento

//riceviamo e pubblichiamo\\
Non facciamoci male da soli! Sicuramente sì il 28 febbraio.

Il 28 febbraio saremo chiamati ad esprimerci sulla realizzazione di una seconda canna al San Gottardo che consenta il necessario risanamento della galleria attualmente in esercizio.
La proposta del Consiglio federale e del Parlamento mira innanzitutto ad assicurare la continuità del traffico transalpino durante i lavori, con in prospettiva l’aumento della sicurezza e in ogni caso nel rispetto del dettato costituzionale conseguente all’accettazione da parte del popolo dell’Iniziativa delle Alpi.

Ne è garanzia l’oggetto stesso della votazione, ovvero il nuovo articolo della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina impugnato dai referendisti. Esso non si limita a garantire la costruzione della seconda canna, ma fissa anche dei paletti molto precisi, definendo dapprima il principio secondo il quale “non è consentito ampliare la capacità della galleria” e precisando poi che “in ciascuna canna si potrà circolare su una sola corsia di maarcia”.

Dev’essere quindi chiaro che la scelta da compiere riguarda soprattutto la sicurezza; in primo luogo al San Gottardo, ma di conseguenza anche lungo gli altri assi di transito attraverso le Alpi e uno di questi – il secondo per importanza numerica – è il San Bernardino.
Non realizzare la seconda canna al San Gottardo significherebbe inevitabilmente spostare il traffico durante i lavori di risanamento dell’attuale galleria, ovvero per un periodo di circa tre anni, ed è illusorio credere che Alptransit o la cosiddetta autostrada viaggiante possano assorbirlo tutto. Molto di questo traffico ce lo ritroveremo perciò in casa.

Orbene, per la sua configurazione (forti dislivelli e pendenze, quasi tutta bidirezionale, tante curve e quindi limitate possibilità di sorpasso) e con gli attuali transiti (circa 2,5 milioni all’anno, di cui 182’000 riguardanti il traffico pesante) la strada del San Bernardino è già oggi al limite delle proprie capacità e un loro aumento farebbe collassare l’intero sistema; una situazione che abbiamo già vissuto nel 2001 e soprattutto nel 2006 quando a seguito della frana di Gurtnellen l’asse del San Gottardo rimase totalmente chiuso per un mese e dal San Bernardino transitarono 430’000 veicoli di cui 50’000 mezzi pesanti, contro i 176’000 rispettivamente i 13’000 nello stesso periodo dell’anno precedente, con code ferme che arrivavano sovente fino a Lostallo quando non addirittura fino a Grono, e con il traffico deviato anche sulla strada cantonale in caso di necessità. Non bisogna essere degli indovini per prevedere che ci si dovrà confrontare con situazioni del genere qualosa il San Gottardo dovesse essere chiuso al traffico.

Per questo il nostro Governo cantonale si è schierato apertamente per la realizzazione della galleria di risanamento al San Gottardo; e lo ha fatto in più occasioni, con prese di posizione precise e puntuali all’indirizzo della Confederazione oppure se sollecitato dal Gran Consiglio, sempre e comunque insistendo sulla necessità di rispettare il dettato di non aumentare la capacità di transito.

Tutto ciò è una ragione più che buona per schierarsi a favore della galleria di risanamento al San Gottardo. E non è una questione di destra o di sinistra, ma di ragionevolezza e di buon senso. Quindi, non facciamoci male da soli e votiamo sicuramente sì il 28 febbraio!

Marco Tognola, Roveredo

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