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Nümmär Cinq

18 novembre 2015 1 commento

Quinto anno di vita per il Gruppo di Ricerca Antacüch, quinta pubblicazione per questa associazione che si occupa di studiare e riportare alla luce il passato di Villa di Chiavenna. Così il Nümmär Cinq è stato presentato al pubblico sabato 24 ottobre, nella sala comunale del Tavernella.

Per l’occasione i rappresentanti del Gruppo hanno illustrato le attività svolte in quest’ultimo anno. Innanzitutto lo studio delle pergamene del XIV-XVI secolo, commissionato alla dottoressa Marta Mangini e da questa ottimamente portato a termine; un lavoro che presto diventerà un prezioso volume grazie alla collaborazione del centro di studi storici valchiavennaschi. Quindi il lavoro di trasposizione su supporto digitale dell’archivio parrocchiale di San Sebastiano, ormai quasi ultimato; a cui si affiancano il continuo lavoro di uguale natura su documenti privati e le visite negli archivi pubblici di Sondrio, Como e Coira.

Tra le iniziative svolte ricordiamo la mostra-gioco Antaquiz, lo scorso 20 gennaio in occasione della festa patronale di San Sebastiano, e il concorso fotografico Villa: stranezze, in concomitanza con l’evento Villa in festa dello scorso luglio.
Non mancano infine le uscite sul territorio alla ricerca delle tracce concrete del nostro passato, come antichi edifici o segni scolpiti sulle rocce: tanti misteri tutti da chiarire.
Tornando al Nümmär Cinq, prendiamo spunto dalla prefazione per fare un breve cenno al contenuto degli otto studi proposti:

“Iniziamo con un articolo recentemente apparso su Clavenna LIII (53). Analizza la vicenda di Giovanni Giacomo Folladori, un villese, ex Guardia di Finanza, che nel 1850 scrive addirittura all’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe, per avanzare una richiesta piuttosto controversa.

Valerio Giorgetta, dopo aver portato a compimento le ricerche del padre Giovanni con la pubblicazione di E le ceneri gettate nell’acqua (CSSV, Chiavenna 2013), torna sull’argomento della stregoneria, analizzando in particolare il testamento di Andrea del Pedar di Teiedo (Canete), marito di Margarita Tognona accusata di essere una strega.

Guido Zuccoli, cercando presso gli archivi e spulciando tra le pagine dei giornali locali dell’epoca, scopre che anche le autorità di Villa di Chiavenna nel 1884 furono chiamate a prendere provvedimenti contro l’epidemia di colera proliferante allora. Provvedimenti discutibili che non mancarono di suscitare cenni polemici sulla stampa.
Di una lite sorta tra i fratelli Andrea e Giacomo Fornari sul finire del Seicento, si occupa invece Stefano Galli. I due, tornati da Venezia, misero in piedi una “confituria”, finendo però per litigare per motivi economici fino a necessitare del giudizio di due “arbitri” per trovare una soluzione. Quasi come marito e moglie in crisi, dalle pretese più o meno serie e legittime, i fratelli Fornari arrivano a rinfacciarsi le cose più assurde.

Cristian Copes analizza l’intera storia pluridecennale del corpo dei pompieri volontari di Villa di Chiavenna, passando in rassegna i protagonisti, le attrezzature e i magazzini a disposizione, ma anche le occasioni – a volte tragiche – in cui furono chiamati in causa.

Giuseppe Succetti focalizza l’attenzione sulle figure poco note di Gaspare Aprile e Giorgio Solari, mastri lapicidi ticinesi che nel 1655 realizzarono il fonte battesimale della chiesa di San Sebastiano.

Da ultimo pubblichiamo sul Nümmär Cinq la prima parte (1913-1933) delle cronache parrocchiali di don Remo Mazzoletti, già trascritte da don Giuseppe Pozzi. Un testo selezionato (per motivi di spazio, di ripetitività e di discrezione) che racconta un ventennio della storia di Villa di Chiavenna, che solo i più anziani ricordano ancora personalmente.
In chiusura scegliamo di segnalare anche l’elenco dei testi che abbiamo già pubblicato sugli scorsi Nümmär, ritenendo sia un utile strumento per chi vuole approfondire determinati studi da noi almeno in parte intrapresi.

Durante la serata del 24 ottobre gli autori hanno presentato velocemente i propri brani, catturando l’attenzione e la curiosità del pubblico. Al pubblico presente il Gruppo di Ricerca Antacüch ha rivolto un appello: “Sarebbe bello che ogni nostra iniziativa fosse condivisa dal maggior numero possibile di appassionati. Ognuno può dare il proprio apporto in base a quello che sa fare, senza alcun obbligo o vincolo. Per questo ogni nuovo socio è il benvenuto!”

Il Nümmär Cinq è ora disponibile presso la Biblioteca comunale “Stefano Ghiggi” di Villa, oppure presso i negozi del paese, o nel negozio della Rosanna a Castasegna, 12 €. Un libro che non può mancare nelle case di ogni villese che ha a cuore la storia del proprio paese; un’ottima idea regalo anche per i tanti villesi che magari oggi vivono lontano ma a Villa hanno lasciato i loro affetti e i loro più bei ricordi.

Da: Il Ponte

Attualmente c'è un commento

  1. ciano scrive:

    seguo con interesse, anche se da lontano, quanto pubblicato dal Gruppo di Ricerca Antacüch e sono contento di vedere che anche La Bregaglia dà spazio a queste notizie
    bravi continuate così

    ciano

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