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Pendolari del pattume

20 aprile 2015 4 commenti

//Articolo tratto da “La Provincia di Sondrio”\\
Appello del sindaco di Villa di Chiavenna, che pensa di installare delle telecamere sulla statale: «Se li vedete scattate delle foto». Segnalati anche a Piuro sacchi di rifiuti abbandonati da cittadini della vicina Svizzera.


Svizzeri che portano i propri rifiuti in Italia. La questione per la Valchiavenna non è nuovissima, già era balzata agli onori della cronaca una decina di anni fa, ma il fenomeno sembra non essersi fermato. Anzi. Negli ultimi mesi sembra esserci stata una recrudescenza abbastanza significativa. «Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da parte di nostri cittadini in questi giorni – spiega il sindaco di Villa di Chiavenna Massimiliano Tam –. Sono stati visti automobilisti con mezzi targati Grigioni fermarsi alle piazzole di raccolta e abbandonare dei sacchi. Potrebbero anche essere nostri cittadini con automobile svizzera, ma ne dubitiamo. Per questo ho chiesto ai cittadini di mantenere alta la vigilanza e fare se possibile delle fotografie. Purtroppo il fenomeno è contenibile solamente se queste persone vengono colte sul fatto».

Il Comune di frontiera sta pensando anche a misure più drastiche per il futuro: telecamere da posizionare nei due punti maggiormente critici, lungo la Statale 37. Chi di dubbi non ne ha è il sindaco di Piuro Omar Iacomella. «Il fenomeno è noto e per noi è facilmente verificabile, essendo i nostri sacchi per i rifiuti solidi urbani indifferenziati di colore rosso. Sia a Santa Croce che a Prosto abbiamo prove di sacchi abbandonati da cittadini elvetici sul nostro territorio. Purtroppo il fenomeno, che ovviamente ha un peso sulle tasche dei contribuenti di Piuro visto che si tratta di sacchi di pattume indifferenziato, è difficilmente arginabile. Bisognerebbe cogliere queste persone in flagrante. Gli episodi si verificano soprattutto al sabato». Quando molti scendono dall’Engadina e dalla Bregaglia svizzera per fare spese.

Ma perché gli svizzeri portano i rifiuti in Italia? La spiegazione è semplice. Nel cantone oltre frontiera la tassa sui rifiuti si paga anche al momento di acquistare il sacco. Meno sacchi si comprano e meno tasse si pagano. Un sistema che stimola in modo deciso la raccolta differenziata ma che, se nelle vicinanze ci sono territori che utilizzano altri metodi, favorisce anche fenomeni “migratori” con sacco al seguito. Basta acquistare un normale sacco nero al supermercato o usare un ordinario shopper, caricarlo nel portabagagli, percorrere pochi chilometri, magari mentre si va a fare la spesa oltreconfine, e il gioco è fatto.

Attualmente ci sono 4 commenti

  1. Elena Giacometti scrive:

    Il fenomeno è conosciuto anche da noi in valle e coinvolge in parte gli stessi attori, troppo pigri per fare la raccolta differenziata (risparmiando spazio nel sacco) o troppo tirchi per comprarsi il loro sacco rosso come tutti gli altri (ne sbucano un po’ in tutti i paesi di sacchi e sacchetti “clandestini” ficcati nei container o nei cestini dei rifiuti pubblici ecc.). Speriamo che questo articolo li porti a riflettere perché non è certo una tassa sul sacco a fare la differenza sul bilancio annuale di un cittadino medio, se uno vuole davvero risparmiare può farlo legalmente e tranquillamente in mille altri ambiti e in modo più significativo senza ricorrere a certi trucchetti antipatici e al limite del ridicolo, per cominciare risparmiando carburante e lasciando l’automobile in garage invece di andare in Italia o fuori via magari con una sigaretta in bocca a scaricare i propri rifiuti! Ma la taccagneria e l’insolenza, come spiega l’articolo, non conoscono confini, in tutti i sensi!

    Elena Giacometti

  2. Davide Fogliada scrive:

    Una sola parola: P E Z Z E N T I

    …mi vergogno davvero di fare parte dei “sospettati”…

    E il tutto per risparmiare qualche franco che poi lo si spende in quantità maggiore bevendo birra, fumando sigarette o comprando colossali sciocchezze inutili!

    Spero che vinca il buon senso e non vengano installate costose telecamere =S

    Livello 0!

    PS: comunque anche a Castasegna ci sono i “furbi” che buttano il sacco nero e non quello rosso a pagamento! Multe salate, pubblicare le foto su facebook di ‘sta gentaglia, altro che spesa di danari pubblici!

    Davide Fogliada

  3. Elena Giacometti scrive:

    Forse un giorno riceveranno a casa una bella multa salata per il loro “voler risparmiare” o la loro “non voglia” di fare la raccolta differenziata e inizieranno ad abbandonare certe cattive abitudini invece del solito sacco per strada…
    Elena Giacometti

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