Vialpes: tre sentieri nel cuore dell’Europa

Unire tre antichi sentieri per trasformarli in un’occasione di scoperta e valorizzazione del territorio alpino. Senza confini, da Coira alle terre che in passato furono dominio di Venezia.

Il progetto “Vialpes” ha una valenza culturale, ma anche economica, visto che ci sono turisti interessati a camminare su tracciati storici e generano un indotto sempre più importante, soprattutto in tempi difficili per le casse delle aziende del settore.

Storia e turismo
Giovedì 18 dicembre l’auditorium di Sant’Antonio di Morbegno ha ospitato il convegno di presentazione del progetto, dedicato a “Vivere le Alpi, percorsi storici, sviluppo integrato dell’offerta turistica per le vie storiche Priula, Bregaglia e Sett”. Gli obiettivi sono concreti. «Questi progetti non devono restare nelle biblioteche, a disposizione soltanto di studiosi e accademici – è il pensiero di Patrizio Del Nero, vicesindaco di Albaredo per San Marco -. Devono diventare un veicolo di promozione delle esperienze e delle attività presenti sulle nostre montagne, a cominciare da quelle ricettive e legate all’artigianato e all’agricoltura tipica. Possiamo trasformare la storia in un’opportunità economica, in modo da consentire alle popolazioni di continuare a vivere lungo queste antiche vie. Penso, in primo luogo, ai giovani. Rivivere la montagna vuol dire creare le condizioni per conoscerla, attraverso la valorizzazione dei percorsi che hanno fatto la storia dei popoli e li hanno fatti incontrare. Nell’epoca dei tunnel che accelerano gli spostamenti, noi vogliamo riportare i flussi in superficie, per fare sì che le emozioni, le esperienze, le bellezze di queste montagne possano essere vissute in modo “slow”, lento, per assaporarle come si fa con i prodotti tipici».

Gli svizzeri sono d’accordo. «Fare diventare reali i valori della cultura e del paesaggio attraverso la promozione e la creazione di pacchetti turistici è un obiettivo concreto – aggiunge il granconsigliere grigione Maurizio Michael, rappresentante della Val Bregaglia -. Le potenzialità ci sono tutte. Lo dimostra l’esperienza della Via Spluga, un sentiero storico che dopo la realizzazione di un vero e proprio itinerario turistico, da Thusis a Chiavenna, ha fatto segnare un netto aumento del numero di escursionisti e di ospiti nelle strutture ricettive. Il potenziale è molto alto».

Formazione made in Swiss
L’itinerario delle vie del progetto supera i confini nazionali e la formazione degli operatori è “made in Swiss”. Il Polo Poschiavo in questo percorso si occupa dello sviluppo delle attività di formazione per tutti i partner. L’attività formativa è stata costruita in modo condiviso e coordinato e ha come destinatari operatori locali – ad esempio agenzie, albergatori e ristoratori – in relazione all’offerta generata, per proporre un’immagine unitaria del territorio e creare una rete delle singole offerte turistiche. «Abbiamo portato la nostra esperienza nell’ambito della formazione degli operatori attivi sul territorio – spiega Cassiano Luminati, direttore del Polo Poschiavo -. L’idea di base è quella di metterli in rete, per fare in modo di costruire una cultura di base sulla storia di tutta la Via Priula e garantire al turista informazioni su tutte le tappe. In questo progetto, che valorizza il paesaggio con tutte le produzioni tipiche, le nuove tecnologie sono molto importanti».

Accedi al sito: www.viapriula.com

Di Stefano Barbusca