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Verso un Centro sanitario

6 giugno 2014 Nessun commento

Nell’ultimo incontro con la sindaca di Bregaglia, Anna Giacometti, abbiamo toccato diversi temi che il municipio aveva discusso nelle sue riunioni settimanali. Si passa quindi dai nomi delle strade al parco giochi di Saragn, dal regolamento scolastico al restauro di San Gaudenzio…


Nel resoconto delle sedute del municipio è scritto: “Preparazione della presa di posizione sulla revisione totale dell’ordinanza riguardante l’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali”. Di cosa si tratta?

In Bregaglia abbiamo due oggetti che fanno parte di questo inventario federale e per i quali sono fissati gli obiettivi di protezione: la prima comprende la Val Bondasca e la Val da l’Albigna e la seconda Maloja con Isola, la Val Forno e la Val Fedoz, che però appartiene all’oggetto Engadina Alta – paesaggio lacustre – gruppo del Bernina. Si tratta di una consultazione che riguarda l’ordinanza federale, ma noi abbiamo chiesto di modificare i perimetri per quanto riguarda le zone di Maloja, adattandole alla pianificazione locale in vigore e spiegato che in Val Bondasca, dopo la frana, è necessario avere la possibilità di intervenire, quindi di adattare gli obiettivi di protezione alla nuova situazione, consentendoci, per esempio, di tracciare nuovi sentieri.

Quali sono le tappe della revisione del regolamento scolastico?

La revisione del regolamento scolastico si è resa necessaria dopo l’entrata in vigore della nuova legge scolastica cantonale. Il consiglio scolastico ha fatto delle proposte e il municipio ha fatto le sue modifiche e si porterà questa revisione nell’assemblea del 28 agosto per l’approvazione.

A che punto è il restauro della chiesa di San Gaudenzio?

Abbiamo avuto un incontro con il consiglio di fondazione. Ci hanno comunicato che mancano i soldi per finire i lavori nel coro /abside. Aspettavano però ancora risposte da enti cui avevano fatto domanda di contributo finanziario. Siamo rimasti d’accordo che fino all’autunno cercheranno ancora fondi e poi ci incontreremo di nuovo. Se mancheranno ancora i soldi per procedere con i lavori, sostanzialmente le possibilità sono due: interrompere il restauro oppure chiedere all’assemblea un credito per continuare. Dunque quest’estate non ci saranno lavori in corso.

Perché si parla di un “Centro sanitario Bregaglia”?

Bisogna fare una premessa. L’anno scorso c’era stata la visita del consigliere di stato Rathgeb, e poi nel tardo autunno il suo dipartimento aveva rilasciato delle linee direttive concernenti l’organizzazione dell’assistenza sanitaria nel Cantone dei Grigioni. La Bregaglia è riconosciuta come una regione ospedaliera autonoma e Rathgeb ha dichiarato che si vuole promuovere e mantenere l’assistenza sanitaria della popolazione a livello regionale. L’obiettivo è che ogni regione ospedaliera abbia un centro sanitario, il che vuol dire che tutto ciò che ha a che vedere con la sanità deve stare sotto lo stesso tetto, compreso lo Spitex. In questo modo si sfruttano le sinergie e magari si riesce anche a risparmiare un po’ sui costi.
Per attuare le linee guida cantonali è necessario analizzare le strutture organizzative e preparare le basi legali necessarie.
Il municipio ha quindi nominato un gruppo di progetto, formato da Hans Bänninger, medico primario, Bruno Pedroni, municipale responsabile del dicastero sanità, Maurizio Michael granconsigliere e io stessa, in qualità di sindaco, per fare un’analisi della situazione e valutare se la struttura organizzativa odierna del nostro ospedale è quella giusta o se bisogna modificarla, proponendo soluzioni più idonee. Inoltre, dobbiamo preparare il profilo e i mansionari per pubblicare i posti di lavoro che presto saranno vacanti: la segretaria quest’autunno, il direttore amministrativo nel 2015 e il medico primario nel 2017. In questo ambito stiamo visitando altre strutture ospedaliere del Cantone, quali quelle di Savognin e della Val Monastero. Abbiamo preparato un catalogo di domande che sono particolarmente interessanti per il nostro ospedale. Per questo progetto abbiamo chiesto al municipio di stanziare un credito di 50’000 franchi per pagare gli esperti/consulenti esterni – un avvocato e un economo specialista degli ospedali – e il nostro lavoro. Il gruppo di progetto è pagato in base al tariffario comunale.
Tutto questo perché nonostante ci sia una commissione per l’ospedale, il tempo passa e bisogna affrontare questa situazione. Il gruppo di progetto “Nuovo Centro sanitario Bregaglia” non si impiccia dei lavori che deve svolgere la commissione e la direzione dell’ospedale, per esempio la gestione dell’ospedale o la realizzazione del giardino terapeutico.

È proprio necessario occuparsi degli indirizzi nei paesi?

È una pendenza. Già nel 2009 ci avevano segnalato che a livello svizzero bisogna attuare questa direttiva: ogni edificio deve avere un indirizzo, che vale sia per la posta sia per i navigatori satellitari. È un progetto nell’ambito della misurazione ufficiale. I costi sono a carico del Cantone e della Confederazione, mentre il Comune deve provvedere alla segnaletica. Ci hanno sollecitato più volte. Abbiamo deciso di partire con questo progetto «indirizzi degli edifici e nomi delle strade» e abbiamo dato l’incarico alla Gea Grischa AG, che ci proporrà i raggruppamenti delle strade e poi coinvolgeremo anche i cittadini nella scelta dei nomi da dare alle vie e alle piazze.

Sembra che nel mese di maggio abbiamo di nuovo avuto un set cinematografico in Bregaglia.

Al Maloja Palace hanno girato una parte di un film di fantascienza, un thriller, Der Polder. I nostri operai hanno aiutato per questioni logistiche e noi abbiamo fatturato le ore, ma con un piccolo sconto quale contributo alla produzione (Dschoint Ventscher di Zurigo).

C’è un nuovo parco giochi a Bondo!

Quando nel 2010 abbiamo costruito il nuovo parco giochi a Vicosoprano nell’areale del Centro sportivo, è stato deciso di migliorare i parchi giochi in tutti i paesi. A Castasegna era già stato fatto nel 2009, e adesso l’abbiamo realizzato anche a Bondo, in località Saragn, fra i crotti e il campeggio.

La precedenti interviste:

Silvia Rutigliano

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