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Si rimpiangono i vecchi piccoli comuni?

16 agosto 2013 Nessun commento

Il sondaggio sulla fusione dei comuni, che abbiamo proposto il mese scorso, si era chiuso con molti voti negativi. Anche se non sappiamo quanto corrisponda alle reali opinioni dei cittadini e cittadine, abbiamo voluto prenderlo come spunto per affrontare alcune questioni con le autorità comunali. Intervista con la sindaca.



Per vedere la domanda del sondaggio, il risultato finale e il commento, cliccare qui.

La sindaca del comune di Bregaglia, Anna Giacometti, ha dato la sua disponibilità al confronto. Iniziamo così una nuova serie nel nostro sito: un’intervista mensile, realizzata allo scopo di migliorare la comunicazione fra le autorità comunali e i cittadini e cittadine.

Uno dei malumori che serpeggiano fra la cittadinanza riguarda la retribuzione del sindaco e dei municipali. Si sente dire che i cinque comuni precedenti spendevano di meno.

Alla prossima assemblea comunale presenteremo un nuovo tariffario – già disponibile nel sito del comune – per le autorità comunali e altri ufficianti del comune. Secondo questa nuova proposta, il sindaco sarà impiegato fra il 60 e il 70 percento, mentre i municipali andranno dal 15 al 25 percento. Questo significa che anche se lavoreremo di più non saremo pagati. E di meno proprio non è possibile. Uno dei municipali riferiva l’altro giorno che attualmente lavora fino a quattro mezze giornate alla settimana! Inoltre non sarà computata la partecipazione alle assemblee comunali – benché condurre un’assemblea sia un lavoro impegnativo.

Ma il municipio attuale costa di più o di meno dei presidenti e consiglieri dei cinque comuni precedenti?

Costa di meno. Abbiamo elaborato una tabella di confronto, in cui abbiamo sommato le spese dei cinque comuni e quelle della regione (perché non si deve dimenticare che il comune di Bregaglia ha incorporato anche i compiti della regione): negli ultimi anni si era speso fra i 270’000 e i 300’000 fr., mentre il nuovo comune si situa fra i 270’000 e i 250’000 (la spesa è calata nell’ultimo anno). Va sottolineato che nei primi tre anni abbiamo dovuto lavorare parecchio anche per l’unificazione della legislazione comunale.

Per quanto riguarda i dipendenti dell’amministrazione, con la fusione qualcuno si aspettava di risparmiare, mentre altri avevano profetizzato un aumento della spesa. Qual è la situazione reale?

Come era stato deciso in fase di fusione, abbiamo ri-assunto tutti i dipendenti comunali (e anche il segretario del Circolo/Regione Bregaglia) che volevano conservare l’impiego e abbiamo anche mantenuto i loro salari – salvo qualche piccolo livellamento per annullare le differenze a parità di lavoro. Oggi – dopo diversi cambiamenti che ci sono stati – abbiamo un 500% di impieghi. Al 31 dicembre 2009, ovvero alla chiusura dei vecchi comuni, gli impieghi erano al 525%, dunque di più. Faccio notare che il lavoro di tassazione fiscale svolto da Giulia Giovanoli, che ha recentemente sostituito Liglio Giovannini, è pagato dal Cantone. Abbiamo poi assunto una segretaria, Angela Maurizio (assemblea del 30 giugno 2011), che appoggia diversi uffici. Per esempio, per compensare l’assenza del forestale Mirko Beti (che non è stato sostituito), lei lavora un giorno la settimana per la parte amministrativa dell’azienda forestale e lavori pubblici. Inoltre, toglie parecchio lavoro a me, e quindi io computo meno ore. Nei prossimi mesi vogliamo riorganizzare i compiti e le responsabilità all’interno degli uffici, con l’intento di diminuire ulteriormente il mio pensum e quello dei municipali.

Qualcuno si lamenta anche della qualità del servizio.

Sarebbe interessante sapere esattamente dove ci sono le mancanze, perché così potremmo migliorare il servizio. Ai dipendenti si possono consigliare dei corsi di aggiornamento, come è il caso, per esempio, di Edi Nunzi, che prossimamente seguirà un corso all’HTW di Coira sulla pianificazione finanziaria di un comune, cioè come elaborare i preventivi a lungo termine, su più anni. Comunque io vedo anche tanti aspetti positivi della nuova situazione: gli uffici sono aperti al pubblico tutti i giorni mattina e pomeriggio e anche a Maloja abbiamo mantenuto una mezza giornata di presenza. Invece i piccoli comuni precedenti avevano gli uffici aperti al pubblico in orari molto limitati. Inoltre abbiamo creato l’ufficio tecnico comunale e sono convinta che adesso nessuno vorrebbe farne a meno, perché opera con professionalità. Per esempio ora viene sempre effettuato il collaudo al termine dei lavori. Lo stesso ufficio ha assunto anche il compito riguardante acquedotti e canalizzazioni.

Un altro rimpianto, rispetto al passato, pare essere che prima il sindaco era uno del paese, che si vedeva nel paese.

Sì, però direi che ciò era vero solo per i comuni più piccoli: non credo che a Vicosoprano o a Stampa, che avevano più frazioni, si potesse vedere il sindaco in giro tutti i giorni. Comunque ora la situazione è diversa e non mi posso permettere di girare per i paesi, ma io voglio ugualmente essere vicina ai miei cittadini e cittadine. Perciò il mio ufficio è sempre aperto. Preferisco ricevere su appuntamento, è vero – anche perché potrei essere in riunione – ma ho già ricevuto tante persone che hanno semplicemente bussato alla mia porta. Inoltre ci sono persone che mi telefonano a casa la sera e non mi rifiuto certo di parlare di questioni comunali. Inoltre nei singoli paesi ci sono anche i municipali: anche a loro ci si può rivolgere per problemi o domande.


La prossima volta vorremmo affrontare il tema delle tasse e delle imposte. Anche qui, la domanda di partenza sarà: sono aumentate rispetto a prima? Ma gli argomenti da discutere con la sindaca saranno pure altri. I nostri lettori hanno la possibilità di scrivere nei commenti eventuali loro suggerimenti.

Silvia Rutigliano

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