A scuola oltre confine? No!

Bocciato dall’assemblea comunale il progetto di collaborazione scolastica fra Bregaglia e Villa di Chiavenna. Più di 90 i cittadini presenti ieri sera, 10 gennaio 2013, dei quali 53 hanno votato «no».

Non ha convinto il progetto presentato dal Consiglio scolastico all’Assemblea comunale. Come era accaduto nell’incontro informativo dello scorso novembre (vedi il nostro articolo), sono stati sollevati ancora dubbi e critiche. Il corpo insegnanti di Bregaglia, rappresentato dalla Conferenza magistrale, ha dato un parere complessivamente positivo, ma neanche questo è bastato a convincere i cittadini.

Il presidente del Consiglio scolastico, nel presentare il progetto, aveva sottolineato che la frequenza dei bambini di tre anni nella scuola dell’infanzia di Villa di Chiavenna non sarebbe certo stata obbligatoria, e comunque è già possibile, anche senza quest’accordo. Mentre per quanto riguardava la frequenza degli scolari italiani nelle classi ottava e nona a Stampa, aveva sottolineato l’importanza di avere allievi in più, dato l’attuale numero molto ridotto.

I dubbi sollevati in assemblea hanno riguardato soprattutto l’effettiva possibilità di integrare studenti provenienti da due sistemi e programmi scolastici diversi, oltre alla percezione di un progetto non studiato abbastanza bene. Non sono mancate le critiche dirette a quei genitori – specialmente se direttamente coinvolti nella scuola – che mandano i figli fuori valle invece che nella scuola di Stampa, che si pretende poi di salvare con ragazzi esterni.

Ma un certo timore, espresso per esempio dalla Conferenza magistrale, riguardava anche l’opportunità di mandare i bambini piccoli a Villa, con il rischio che proseguissero poi lì tutto il ciclo di scuola dell’infanzia.

Certamente tanti altri argomenti, non espressi in assemblea, hanno portato alla decisione finale. Richiesta a scrutinio segreto, la votazione è terminata con 53 no, 39 sì e 1 scheda bianca.

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Ascolta Grigioni Sera.

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