Centro Giacometti
Sull’ultimo numero del Grigione Italiano è stato pubblicato un articolo firmato da “Soci della Società culturale”, nel quale si critica il comportamento degli Amici del Centro Giacometti e si sostiene che il progetto è crollato e ora si deve ripartire da zero. Nella stessa pagina, una lettera aperta di una lettrice invita le parti a trovare un punto di incontro e si augura che il progetto venga attuato.
Il progetto di Centro Giacometti da tempo è argomento di discussione sia all’interno di assemblee sia in modo informale.
Anche LA BREGAGLIA apre uno spazio di discussione e invita ogni persona a esprimere la propria opinione in merito:
- È utile un Centro Giacometti?
- Come deve collocarsi rispetto alle offerte culturali già esistenti?
- Quanto deve essere grande?
- La valle dovrà adeguarsi, ampliando la propria offerta di accoglienza turistica?
- Un simile istituto cambierà il carattere della Bregaglia e dei suoi abitanti?
Queste sono solo alcune domande di spunto. A ciascuno la libertà di dire la propria.
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Sono uno dei soci fondatori degli Amici del Centro Giacometti e da tre anni sono socio anche della Società Culturale.
Penso che il progetto del Centro Giacometti sia veramente una grande novità per tutta la valle e che possa portare veramente un gran movimento di turisti appassionati dei Giacometti in tutta la nostra valle da Chiavenna fino al Maloia. Penso che dobbiamo superare tutte le difficoltà e i dubbi e anche qualche invidia. Se vogliamo fare qualcosa di nuovo, veramente interessante e che può portare nuovo lavoro per tutti, dobbiamo batterci per far crescere questo progetto. Tutti assieme, Società Culturale a Amici di Giacometti. Nessuno vuole lasciare fuori nessuno. Qui, abbiamo una grande opportunità, basta saperla cogliere. E poi gli accordi, il museo, il book shop, le mostre e quant’altro… si possono fare in pochi minuti. Basta volerlo.
O preferiamo restare solo con il nostro piccolo orticello a raccogliere qualche fragola e pomodoro?
Abbiamo finalmente la possibilità di far crescere la nostra montagna verso un futuro più radioso e interessante. Non perdiamoci in un bicchier d’acqua, ma attiviamoci per un futuro migliore.
Ciao a tutti, Flavio Mezzera.