a-GRit, Bregaglia, Cultura, Home

Non affondo e non mi elevo

22 maggio 2023

Ascensione a Nossa Dona. Giovedì 18 maggio.

Sempre interessante l’appuntamento a Nossa Dona in occasione dell’Ascensione. Quest’anno un culto a quattro mani ha visto Angelo Reginato affiancare Simona Rauch.

Come Timoteo che per studiare le stelle cade in una buca, i due pastori ci invitano a non tentare unicamente la strada dell’elucubrazione. Da sola non basta  d’altro canto neanche la concretezza della serva che, deridendolo, gli chiede come pretenda di capire le leggi universali se non è in grado  di fare due passi davanti a sé.

Quello che ad una prima lettura sembrerebbe il miracolo di Gesù che cammina sulle acque, ci spiegano, altro non è se non una metafora raccontata da Matteo, dove le acque sono i problemi e il suggerimento è di affrontare qualsiasi cosa ci accada, che questa sia prevista, desiderata, positiva, comprensibile o meno.
Durante il culto e nel pomeriggio, dopo il pranzo in compagnia, il pastore battista di Lugano in visita in Bregaglia dà una serie di spunti per vivere a fondo le nostre esistenze, per quanto travagliate, incastrate o incomprensibili siano.
L’ Antico Testamento, spiega, è costituito da tre navate di cinque testi con precetti cardinali, cinque testi con profeti a guardia dell’ortodossia e di un’ultima cinquina di cosiddetti libri sapienziali; qui la saggezza è concreta, proveniente dal basso, dalla vita delle persone comuni alle prese con malattia, educazione e ingiustizie.

Complessa e ricca di suggerimenti, la conferenza mira a suggerire una lettura nuova della realtà che non debba per forza ridursi al successo o alla sconfitta, che preveda un atteggiamento di ascolto, di responsabile presenza a se stessi e al mondo senza aspettare un futuro migliore né lamentarsi dei bei tempi che furono.

“Prima di credere alla resurrezione dei morti bisogna credere alla resurrezione dei vivi” dice Bonhöffer e in una società “coriandolizzata”, senza più punti fermi , con crisi globali che dalle torri gemelle al COVID sembra non darci mai requie, la proposta di lavoro per le comunità è di vivere pienamente le situazioni, calendarizzare dei momenti di riflessione su ciò che ciascuno vive tentando una lettura creativa e poetica del reale: rimanere coi piedi ben piantati a terra senza smettere di scrutare il cielo così vasto, incomprensibile e bello.

Donatella Rivoir

Satira di Bregaglia

La vignetta del giorno

8njoju

Per sorridere un po’.