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Ripresi i lavori a Bondo un grande impegno che provocherà alcuni disagi

28 marzo 2023

//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Da metà febbraio 2023 scorso i lavori al cantiere per le opere di premunizione a Bondo sono ripresi. Per fare il quadro di quello che succederà quest’anno abbiamo incontrato Ueli Weber vicesindaco del Comune di Bregaglia e responsabile per il cantiere.


Vicesindaco Weber ci può descrivere nel dettaglio le prossime tappe del cantiere per la realizzazione del progetto Bondo2?
Prima di tutto dobbiamo dire che sono stati realizzati circa il 40% dei lavori previsti. Nel 2022 sono stati completati i ripari a Spino e Bondo. I due nuovi ponti sulla Bondasca sono stati realizzati fino alla struttura grezza. Questo mi rende soddisfatto, soprattutto in relazione alle reazioni avute dalla maggioranza dei cittadini che si mostrano soddisfatti della qualità del lavoro fatto.

Cosa è previsto per il 2023?
Per il 2023 sono previsti diversi lotti, questi saranno molto impegnativi sia dal punto di vista delle strutture da realizzare sia per i disagi che i cittadini dovranno sopportare.  Il lotto principale è sicuramente quello che ha come oggetti: la demolizione e frantumazione del materiale del ponte Spizarun e del vecchio ponte Bondasca, il rinnovo del ponte Spizarun, l’innalzamento della strada tra Sottoponte e Spino. Questo lotto ha un valore di oltre 12 milioni di franchi ed è stato assegnato all’ARGE Castelmur, il consorzio che è stato già impiegato per la costruzione del ponte Punt.

I lavori inerenti questo lotto sono iniziati questa settimana e venerdì scorso è stato chiuso al traffico il Ponte Spizarun,  ponte che verrà demolito e rialzato di circa 2.5 metri, questa operazione richiederà un anno e mezzo per essere completata, è un opera che deve essere realizzata contemporaneamente alla rotonda che sorgerà sulla cantonale e quindi pensiamo che potrà essere di nuovo praticabile per fine 2024.

Partiranno subito anche i lavori per la costruzione della struttura portante della nuova strada tra Spino e Sottoponte, anche questa vedrà una sopraelevazione rispetto alla sede attuale. Il materiale ricavato dalla frantumazione del calcestruzzo dei due ponti demoliti verrà usato per riempire lo spazio che si verrà a creare dietro i muri di contenimento e al di sotto delle strade rialzate. La demolizione del ponte Bondasca inizierà a metà luglio, contemporaneamente alla disponibilità del nuovo ponte.

Il secondo lotto importante è quello per i lavori di consolidamento degli argini sia a sinistra che a destra del tratto del fiume Maira tra Spino e Promontogno e degli argini della Bondasca verso i crotti, questi lavori cominceranno in luglio, e verranno assegnati prossimamente. Nel frattempo c’è da portare a termine i due lotti dei ponti, con i rispettivi collegamenti viari. Il progetto prevede anche diversi lavori ambientali in questo ambito nel 2023 la ditta Ganzoni farà buona parte dei lavori per la realizzazione di orti terrazzati sulla sponda sud dell’argine della Bondasca, quello verso Bondo, orti che poi il comune affitterà. Per terminare il progetto che probabilmente vedrà la conclusione nel 2025 ci sono ancora diversi lotti da realizzare: pavimentazione strade e ponti, realizzazione lavori ambientali, realizzazione fermata per il postale e ancora piccoli lavori.

Questi lavori provocheranno un cambiamento importante del flusso del traffico.
Ci sono cambiamenti importanti sia per quanto riguarda il flusso del traffico pedonale che quello motorizzato. Con cambiamenti delle fermate della posta, gli abitanti di Bondo hanno la possibilità di raggiungere queste fermate esclusivamente passando da Promontogno, prima attraversando il ponte provvisorio e poi sul nuovo “Punt”. Mentre per le auto, presso la stazione di servizio City Carburoil a Farzett c’è una rotonda provvisoria, chi vuole recarsi verso il Centro Sanitario / Soglio provenendo da Stampa, deve percorrere la strada cantonale fino a Farzett, fare il giro della rotonda, tornare verso Spino e uscire presso il “Crotto Semadeni”. Questo percorso è da fare anche in senso contrario: da Spino si procede fino al “Crotto Semadeni”, si prende la strada cantonale fino a Farzett, si fa il giro della rotonda provvisoria, e si prende la direzione per Stampa. Sconsiglio di percorrere la strada Promontogno – Spino per evitare di intensificare il traffico nella frazione di Spino e Promontogno e per non intralciare i lavori e lasciar libera la strada per i mezzi pubblici. Per regolare il traffico tra Spino e Sottoponte prossimamente verrà istallato un semaforo. È importante ricordare che nel tratto di cantonale che va da meta galleria fino alla rotonda a Farzett ci sarà un limite di velocità di 60 chilometri orari.

Ritiene che l’ultima stima dei costi presentata recentemente in assemblea sia soggetta ancora a cambiamenti?
L’ultima stima è sostanzialmente sopra ai 50 milioni di franchi, guardando l’andamento dell’inflazione posso dire che forse i costi aumenteranno ancora, sicuramente non diminuiranno. Un punto dove possiamo e dobbiamo intervenire è quello di un’attenta gestione dei costi, anche su piccola scala. Questo rimane un compito centrale fino al completamento del progetto.

Vuole dire qualcosa ai cittadini?
Ai cittadini voglio fare i miei complimenti per la pazienza avuta fino ad oggi e raccomando loro di possederne ancora per i prossimi due anni.

Renato Tomassini

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