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Villa Garbald + alcune considerazioni

27 marzo 2023

//riceviamo e pubblichiamo\\
Un contributo di Gian Andrea Walther, Promontogno.

In merito all’articolo di Marco Giacometti Società culturale: 15 anni di rottamazione in sordina.

L’articolo sull’ultimo numero de Il Grigione Italiano di Marco Giacometti mi costringe a fare una rettifica riguardante la prime righe del secondo paragrafo che trascrivo qui sotto e m’induce a qualche considerazione.

Se guardiamo indietro siamo di fatto già abituati alla svendita del patrimonio immobiliare conferito da benpensanti alla Società culturale di Bregaglia. Sotto la direzione di Gian Andrea Walther la villa Garbald a Castasegna è infatti stata ceduta a una fondazione in mano a cerchie zurighesi; invece di realizzare appartamenti abbordabili per residenti, degli architetti che si definiscono attraverso dei riconoscimenti hanno creato, ancora recentemente, delle lussuriose residenze di vacanza. Ma quello era un edificio «estraneo» alla cultura bregagliotta, sia per origine che per progettazione e finanziamento.

Con “svendita del patrimonio immobiliare”, inteso la Villa Garbald a Castasegna, sotto la direzione del sottoscritto (allora presidente della Società culturale) si tratta di un falso o forse meglio di un fatto che non sussiste.
Infatti alla Società culturale spettava il compito di amministrare una fondazione (sic!) in memoria dei Garbald, istituita in seguito al testamento del 23 aprile 1955 di Andrea Garbald.

Vediamo un po’ cosa dice:
Scopo della Fondazione
La Fondazione si prefigge lo scopo di promuovere e mantenere la cultura spirituale e artigianale e specialmente di coltivare il senso artistico nella popolazione della Val Bregaglia.
Onde conseguire questo scopo viene anzitutto adattata la Casa Garbald a Castasegna, rispettando tutto l’impianto e il valore architettonico della casa e del suo contorno progettato e costruito dall’architetto Gottfried Semper.

Organi della Fondazione
a. Amministrazione: La Fondazione viene amministrata e diretta da un Consiglio d’amministrazione composta di almeno tre membri dimoranti in Val Bregaglia o che abbiano una relazione speciale con lo scopo della Fondazione, di cui uno dimorante possibilmente a Castasegna. Il Consiglio d’amministrazione viene nominato dalla Società culturale di Bregaglia per la durata di un biennio.
b. Sorveglianza: Come organo di sorveglianza funge il lodevole Dipartimento degli interni del Cantone dei Grigioni.

Quanto sostenuto da Marco Giacometti “è infatti stata ceduta a una fondazione” è un’ asserzione semplicemente campata in aria.
In quanto al mio coinvolgimento nella questione, come presidente della Società culturale, per statuto interno, figuravo come uno dei tre membri. Arrivati a un punto dove non c’erano sbocchi per realizzare quanto contemplato nello «scopo», il mio ruolo è stato quello di proporre un ampliamento del consiglio d’amministrazione e, grazie a parecchie situazioni favorevoli, questi ha aggiornato lo statuto della fondazione, mantenendo scrupolosamente lo scopo voluto da Margherita e Andrea Garbald. Il seguito è noto a tutti.

Ora qualche considerazioni sempre riguardanti la prima parte del secondo paragrafo:
– Il titolo è strampalato: infatti l’accezione ‘rottamazione’ è stata ripresa dal politico italiano Matteo Renzi che l’aveva inserita in un contesto del tutto nuovo. Anche se di effetto, in questo caso la ritengo decisamente inappropriata.

– “benpensanti della Società culturale”. Francamente non so cosa possa significare, neppure a cosa possa alludere.

– “stata ceduta [Villa Garbald] a una fondazione in mano a cerchie zurighesi”. Mah, non mi sento di fare commenti perché un linguaggio vago può dare adito a delle interpretazioni più disparate.

– “invece di realizzare appartamenti abbordabili per residenti”. Un po’ arduo se ci si attiene allo statuto e poi il discorso di case o appartamenti per residenti sta riducendosi sempre più a uno slogan. Sicuramente un tema da affrontare e approfondire con serietà.

– “architetti che si definiscono attraverso dei riconoscimenti hanno creato, ancora recentemente, delle lussuriose residenze di vacanza”. Il riferimento è più che riconoscibile: qui dipende dai punti di vista. Non mi sento di condividere il centro per seminari Villa Garbald a questa stregua. Ma cosa c’entrano le lussuriose residenze di vacanza con un centro per seminari? E che funziona!

– “Ma quello [Villa Garbald] era un edificio «estraneo» alla cultura bregagliotta”. Eh no, qui non ci siamo: localismo, sciovinismo e patriottismo, ecc. mi sono estranei.

Gian Andrea Walther, Promontogno

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