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Impegno civico in età avanzata: sfruttare meglio il potenziale della popolazione anziana

8 febbraio 2023

//comunicato stampa\\
L’impegno civico rappresenta una risorsa importante per lo Stato e la società in particolare nelle regioni e nei Comuni. A fronte del cambiamento demografico, l’impegno della fascia di popolazione più anziana diventerà (ancora) più importante.

Il progetto di ricerca «Plus 65» della Scuola universitaria professionale dei Grigioni (SUP Grigioni) ha esaminato l’attuale impegno e le esigenze delle cittadine e dei cittadini senior approfondendo, per la prima volta, il ruolo e le possibilità del Comune. Ne è conseguito lo sviluppo della toolbox «Plus 65» che, con un modello procedurale flessibile, aiuta i Comuni a delineare la loro politica della vecchiaia in modo più creativo e orientato al potenziale.

“Gli studi dimostrano che gli anziani costituiscono un pilastro importante dell’impegno civico. Tuttavia, il ruolo del Comune come ʼfacilitatoreʼ e promotore non è stato quasi mai approfondito a tale proposito” afferma Dario Wellinger, responsabile progettuale presso il Centro per la gestione amministrativa della SUP Grigioni. “Con il nostro progetto di ricerca abbiamo intervistato, per la prima volta, le cittadine e i cittadini senior di tutta la Svizzera sul loro impegno civico e sulla loro valutazione delle misure comunali.” I risultati possono contribuire all’ulteriore sviluppo delle politiche della terza età in seno ai Comuni.

Anziani ben integrati con un alto potenziale
Il progetto di ricerca è stato realizzato dalla SUP Grigioni insieme a Pro Senectute – ed è sostenuto dalla Fondazione Beisheim, dal Percento culturale Migros e dalla Fondazione Walder. È stata condotta un’indagine in tutta la Svizzera su un campione rappresentativo di 580 persone di età compresa tra i 55 e gli 85 anni, oltre a una serie di interviste con esperte ed esperti di Comuni, aziende e mondo scientifico. I risultati delineano un quadro soddisfacente: le persone intervistate si sentono ben integrate sia socialmente sia politicamente nel proprio Comune di residenza. Alquanto sorprendente è l’elevato numero di persone impegnate: ben il 48% di tutti i partecipanti. Questa percentuale si riduce solo marginalmente con l’avanzare dell’età.
Nello studio, le persone intervistate sono state suddivise in quattro gruppi che si differenziano in termini di impegno attuale e di desiderio di impegnarsi anche in futuro. Il 20% appartiene al gruppo dei (1) «ritirati», ovvero persone che non hanno impegni al momento né ne stanno cercando alcuno. Il 7% rientra tra i (2) «bloomer», coloro che sono attualmente impegnati ma non desiderano un ulteriore impegno in futuro. Inoltre vi è un 32% (3) di «punti interrogativi»: si tratta di persone che non sono impegnate ma che possono immaginare di potersi impegnare in futuro. Un altro 41% appartiene alle (4) «star», ossia persone attualmente impegnate che vorrebbero esserlo anche in futuro.

Lʼaiuto di vicinato è «popolare», lʼincarico politico è «impopolare»
Come ipotizzabile impegno futuro sono stati accolti con particolare favore la partecipazione all’aiuto di vicinato, il sostegno amministrativo ad altre persone e la cooperazione in progetti transgenerazionali. Gli anziani intervistati hanno giudicato l’incarico politico presso il Comune un impegno futuro meno gradito. Ciò dimostra una volta di più con chiarezza la difficoltà di mobilitare risorse per il sistema di milizia politica. Nella fascia d’età compresa tra i 65 e gli 85 anni, meno del 5% ricopre un incarico politico a livello comunale e quasi nessuno a livello regionale o cantonale. Questo contraddice la narrazione dominante nei media e nell’opinione pubblica, secondo cui la politica stia invecchiando. D’altra parte si può notare che la motivazione di dare forma al futuro è fortemente pronunciata anche nel gruppo più anziano dell’indagine, quello dei 75-85enni – solo leggermente inferiore rispetto a quella del gruppo più giovane, quello dei 55-64enni.

La toolbox come aiuto per l’ulteriore sviluppo della politica della vecchiaia
La ricerca ha dimostrato che i Comuni dovrebbero svolgere il loro ruolo nella politica della terza età in modo più creativo e con una visione più orientata al potenziale per quanto riguarda la popolazione anziana. Le forme di impegno nel Comune devono essere adattate e personalizzate – ad esempio sotto forma di gruppi di lavoro ibridi – per soddisfare le richieste di impegno flessibile e limitato nel tempo degli over 65. Attraverso una migliore comunicazione delle misure esistenti, i Comuni potrebbero sostenere anche maggiormente la loro politica della vecchiaia. Nell’ambito del progetto è stata sviluppata una toolbox con materiale per workshop e metodologico che supporterà i Comuni durante quattro workshop con metodologie e conoscenze per lo sviluppo di misure concrete. La toolbox è accessibile al pubblico gratuitamente e ha lo scopo di sostenere, in particolare, i Comuni di piccole e medie dimensioni nell’ulteriore sviluppo della propria politica della vecchiaia.

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