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Missione quercino

13 settembre 2022

Una mattina dedicata a toporagni pescatori, quercini, toporagni albini e arvicole. Grande successo per i quindici intrepidi ricercatori.


Nonostante sia ancora settembre, la mattina a Löbbia fa fresco e tira vento. Meglio mettersi in cammino per riscaldarsi un po’. La biologa Marta Wastavino ci invita ad affrettarci, è intenzionata a rimettere presto gli animali delle trappole in libertà.
Dopo una breve descrizione di ciò che ci aspetta ci avviamo verso Cad Faret. In quattro postazioni differenti situate nel bosco, in una radura e nel pascolo sono stati posizionati trappole, tunnel e foto trappole.
Pro Natura ha offerto ai partecipanti la possibilità di seguire il lavoro di campionatura del quercino in Bregaglia. Insieme a Josia Orlik, ingegnere ambientale, i cinque bambini corrono a recuperare le piccole trappole posizionate nell’ambiente circostante e segnalate con 1 bandierina e scotch carta: precauzioni per poterle ritrovare e verificare più volte al giorno che nessuna creatura rimanga troppo tempo al chiuso o che finisca lo spuntino che l’ha attirato; carne macinata, verdure, frutta e granaglie.

Gli ospiti delle trappole devono nutrirsi spesso e muoversi per mantenere il calore corporeo, quindi può non bastare la paglia che troveranno all’interno.

Eccoci al primo gruppo di trappole, ecco un’arvicola rossastra, eccone due, eccone una terza; alcune trappole, pur essendo chiuse, non contengono ospiti, alcune sono vecchiotte. Salutate le bestiole e liberatele nel punto dove erano le trappole, ci avviamo alle postazioni successive. La comitiva si è entusiasmata, i ritrovamenti fanno ben presagire e, con l’occasione, si sta facendo una passeggiata in compagnia.

Finalmente eccolo il quercino, ne troviamo tre!
È una creatura bellissima, dalla coda bianca a pennello, striato come uno della Banda Bassotti, la pancia bianca e salta via appena riesce dalla scatola dove era stato posizionato per poterlo osservare meglio. Non sembra soffrire la nostra presenza, ma preferisce guardarci da sopra un ramo.

Noi controlliamo le ultime trappole, raggiungiamo un prato assolato, scortati da un gruppo di mucche in cerca di compagnia e mentre alcuni sfrecciano in bici e altri fanno scorte di rosa canina cerchiamo di riconoscere quale zampina ha lasciato il segno sui fogli inchiostrati dei tunnel: moscardino, ghiro, quercino o topo? Sia il tunnel che la foto trappola, ci spiegano, interessano le  creature che li incontrano perché queste tendono ad infilarsi in piccoli anfratti; se poi, come nelle foto trappole, si trovano anche formaggio o cioccolata, tanto meglio.

Così si conclude la mattinata, con un’ultima carrellata di foto di toporagni pescatori, quercini, toporagni albini e arvicole, descritti dagli studiosi e in alcuni casi incontrati più volte: piccoli ospiti che hanno trovato questa ricerca non invasiva e rispettosa del loro habitat.

Donatella Rivoir

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