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50 anni dalla nascita

31 agosto 2022

27-28 agosto 2022 due giornate di festa e riflessione per il centro di formazione e di vacanze Salecina. Sono passati 50 anni dalla nascita del centro e durante la tavola rotonda tenutasi nell’assolata domenica di agosto ci si confronta, ci si racconta, si tirano le somme e si studiano nuove mete.

La moderatrice, nonché membro tra i più giovani del Consiglio, Lisa Pottstock introduce i tre ospiti, 3 generazioni di persone che hanno condiviso vita e politica all’interno del centro: Verena Siegrist ricorda la travolgente figura di Theo Pinkus, il coinvolgimento personale nella trasformazione della stalla dei Baldini in centro internazionale. Auspica che Salecina rimanga il luogo dove pensare all’utopia sia possibile, dove il confronto tra persone con idee diverse non si fermi. È appassionata e traspare la convinzione che l’ha spinta a mettersi in gioco personalmente nelle battaglie di cui a Salecina si è discusso, nella pratica di vita condivisa.

La segue Holger Roarbach che racconta del potere persuasivo di Theo, della loro comune militanza nell’Associazione Internazionale degli Amici della Natura e dell’importanza che Salecina ha avuto per il confronto politico quando i singoli movimenti comunisti perdevano di forza: si discuteva di internazionalismo, si affrontavano i temi della condizione femminile e operaia prendendo spunto dalle esperienze provenienti dalla Germania, ancora divisa, dalla Svizzera, col recente diritto di voto femminile, dall’Italia, in pieni anni di piombo.
Lui crede che sull’anticapitalismo e sull’antifascismo debbano continuare a poggiare i futuri passi del centro.

L’ultima ospite è Patrizia Tortarolo che è arrivata a Salecina per seguire dei corsi di danza. Come molti dei presenti, racconta il particolare mix del luogo: immerso nello splendido paesaggio alpino, permette una permanenza che ciascuno ritaglia su di sé, la partecipazione può limitarsi alle incombenze quotidiane, ci si può riposare, cercare nuovi incontri o finire col diventare membri attivi, come è stato per lei, che si è occupata dell’aspetto pubblicitario – divulgativo di Salecina e della pubblicazione di un libro di ricette.

“Dalla rivoluzione mondiale a pensione alpina?” s’intitola un film su Salecina e in questa giornata ci si interroga sul ruolo che il centro può giocare ad oggi. Più che mai attuali sono considerati i gruppi di lavoro sulle problematiche ambientali, sulla discriminazione sessuale, sulla violenza di genere, il classismo e il razzismo.
Salecina non deve dettare linee politiche, ma stimolare il libero confronto.

Nel tempo la pratica comunitaria ha virato verso un maggiore comfort: ciò che non deve cambiare è l’autogestione e la condivisione dei compiti, vero campo di eguaglianza tra gli ospiti, tutti nella stessa misura chiamati a partecipare.

Al suono dei campanacci delle mucche si conclude la tavola rotonda in questo posto al centro d’Europa da cui continuano a partire suggerimenti per riflessioni necessarie.

Donatella Rivoir

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

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Per sorridere un po’.