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Comunicato del Governo del 21 aprile

25 aprile 2022

Il Governo ha preso posizione in merito all’imposizione particolare dei grandi gruppi di imprese in Svizzera. Inoltre ha dato il via libera alla realizzazione di un nuovo impianto d’innevamento artificiale nel comprensorio sciistico Corvatsch.



Il Governo supporta il progetto federale di attuazione dell’imposizione minima OCSE
In linea di principio, il Governo si esprime a favore del progetto concernente l’attuazione dell’imposizione minima OCSE/G20 che il Consiglio federale ha posto in consultazione. Per i gruppi con orientamento internazionale e cifre d’affari annue superiori a 750 milioni di euro viene introdotta un’imposizione minima del 15 per cento. Mediante un’imposta integrativa la cui applicazione è prevista dal 2024, la procedura decisa dal Consiglio federale garantisce che il substrato fiscale per questi gruppi di imprese continui a essere tassato in Svizzera e non all’estero. Le altre imprese, quali tutte le piccole e medie imprese (PMI), non sono interessate dal progetto. Per queste ultime, l’autonomia fiscale e la concorrenza fiscale intercantonale rimangono invariate.
Una regolamentazione coordinata a livello intercantonale riveste un’importanza fondamentale per l’attuazione di questa imposizione minima nonché per l’utilizzo dei possibili ricavi fiscali. Il Governo sostiene la presa di posizione della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle finanze (CDF). In relazione ai possibili ricavi provenienti dall’imposizione supplementare vi sono grandi incertezze, in particolare a medio e breve termine in considerazione dei cambiamenti del comportamento dei gruppi di imprese interessati. Nel confronto internazionale, la Svizzera tende a perdere la sua attrattiva sotto il profilo fiscale. In relazione all’utilizzo delle possibili entrate supplementari deve essere usata di conseguenza la massima moderazione. Le imposte integrative spettano ai Cantoni e devono essere utilizzate in via prioritaria per aumentare l’attrattiva della piazza economica.
Comunicato stampa della CDF

Via libera alla realizzazione dell’impianto d’innevamento artificiale della pista dell’Hahnensee sul Corvatsch
Il Governo ha approvato la revisione parziale della pianificazione locale decisa dai Comuni di St. Moritz (11 novembre 2018) e Silvaplana (29 novembre 2018). In questo modo ha creato i presupposti pianificatori per la realizzazione di un impianto d’innevamento artificiale per la «pista dell’Hahnensee» (Gian d’Alva – St. Moritz Bad) nel comprensorio sciistico Corvatsch.

Nella revisione della pianificazione locale sono contemplate da un lato le superfici interessate dal futuro innevamento sulla pista da discesa lunga circa 4,5 chilometri e dall’altro le installazioni previste a tale scopo. Nel concreto, su un tratto totale di 4,7 chilometri sono previste condotte dell’acqua e dell’aria con circa 57 punti di allacciamento nonché una superficie d’innevamento di circa 58 000 metri quadrati. Alla pista esistente della «discesa dell’Hahnensee» non viene apportata alcuna modifica. Le lance per l’innevamento necessarie devono venire installate da fine a settembre a metà gennaio e in seguito vanno nuovamente rimosse.

Contributi per il rinnovo di muri a secco
Per il rinnovo di muri a secco, il Governo ha concesso contributi cantonali per il 2022 pari al massimo a 638 900 franchi. Nel quadro degli accordi di programma «Paesaggio» e «Natura», la Confederazione partecipa inoltre con le quote fissate a suo carico pari a 331 000 franchi. Circa 936 000 franchi dei costi complessivi del progetto pari a 1,9 milioni di franchi vengono inoltre finanziati mediante prestazioni proprie e da terzi.

Nel 2022 nei Comuni di Albula/Alvra, Andeer, Arosa, Bergün Filisur, Bever, Brusio, Calanca, Domleschg, Ferrera, Landquart, Lavin, Luzein, Malans, Mesocco, Muntogna da Schons, Poschiavo, Rheinwald, Rossa, Safiental, Samedan, Santa Maria i. C., San Vittore, Scharans, Scuol, Soazza, Sumvitg, Surses, Tschappina, Val Müstair, Vals, Valsot, Vaz/Obervaz, Zizers e Zernez verranno rinnovati complessivamente 2,7 chilometri di muri a secco. In molte regioni dei Grigioni, quali muri di confine e di sostegno, i muri a secco sono importanti testimonianze di una coltivazione tradizionale. Spesso tali muri sono importanti spazi vitali per rettili, piccoli mammiferi e insetti e presentano una flora interessante (licheni, muschi, piante che crescono negli ecotoni). Ad esempio, essi non si distinguono solo per l’importanza storico-culturale, bensì anche per un’elevata importanza ecologica e paesaggistica.

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