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Comitato per il sì

30 marzo 2021

Il grande compromesso grigione. Un comitato interpartitico lancia la campagna a sostegno del nuovo sistema elettorale.

In una conferenza stampa il comitato interpartitico ha lanciato la campagna per il sì al nuovo sistema elettorale. Il nuovo sistema che sarà sottoposto al voto popolare il prossimo 13 giugno è da considerare un grande compromesso grigione. Durante la conferenza stampa hanno preso la parola i rappresentanti di sei partiti.

Il 13 giugno nel Cantone dei Grigioni si voterà su un nuovo sistema elettorale per il Gran Consiglio, visto che l’attuale sistema maggioritario è stato dichiarato incostituzionale. Dopo un lungo dibattito, a febbraio le frazioni nel Gran Consiglio si sono accordate senza voti contrari sul cosiddetto “compromesso grigione”, ovvero il modello proporzionale C proposto nel messaggio del Governo. Esso mantiene intatti i circoli attuali assicurando così una rappresentanza anche alle più piccole valli; allo stesso tempo garantisce che ogni voto nel Cantone possa contare allo stesso modo nel risultato elettorale e che in ciascun circolo elettorale possa esserci una vera scelta tra candidati.

Un ampio consenso
L’ampio consenso per il “compromesso grigione” è emerso anche nel contesto dell’odierna conferenza stampa. Maurizio Michael (vicepresidente PLD) ha enumerato i motivi per i quali la Commissione strategica e di politica statale del Gran Consiglio è giunta a questa soluzione di compromesso, che si può definire “storica”. Bruno Loi (PBD, Avers) ha riportato il punto di vista delle valli periferiche, confermando che il nuovo sistema garantirà in modo duraturo il mantenimento dei circoli di minori dimensioni. I partiti ai due estremi dell’arco politico sono stati rappresentati da Bea Baselgia-Brunner (PS, Domat/Ems) e da Roman Hug (presidente UDC): essi hanno spiegato i motivi per i quali hanno optato per il compromesso rinunciando all’iniziativa che proponeva una diminuzione dei seggi del Gran Consiglio e per cui hanno accettato che il nuovo sistema contenesse anche una clausola maggioritaria. Hanno infine preso la parola Géraldine Danuser (presidente PVL) e Kaspar Schuler (membro della direzione dei Verda -Verdi Grigioni), i quali hanno auspicato che il nuovo sistema possa garantire una composizione più differenziata del Parlamento cantonale.

Compromesso anziché caos
Il comitato interpartitico ha sottolineato l’importanza del compromesso; per questo motivo si è deciso di lanciare già adesso la campagna a sostegno del sì. Secondo il comitato, il nuovo sistema elettorale sarà in grado di risolvere l’ormai decennale scontro tra i sostenitori del maggioritario e i sostenitori del proporzionale. Una reale alternativa al sistema proposto, che sia in grado di rappresentare la popolazione del Cantone in tutte le sue sfaccettature politiche nonché la sua molteplicità geografica e culturale, non esiste. Se il “compromesso grigione” fosse respinto, Governo e Parlamento dovrebbero elaborare in fretta e furia un nuovo sistema, il quale sarebbe sicuramente peggiore, con il pericolo di forzature e di una soluzione provvisoria e instabile.

Gli argomenti del comitato per il sì e altre informazioni relative al “compromesso grigione” possono essere consultati al sito: www.sistema-elettorale.gr.

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