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Manca oltre un quarto dei vaccini garantiti

19 febbraio 2021

Oltre un quarto delle dosi di vaccino che erano state garantite al Cantone dei Grigioni dall’Ufficio federale della sanità pubblica non gli è finora stato consegnato. Ciononostante è stato possibile vaccinare quasi 10’000 persone contro il nuovo coronavirus.

Nonostante i ritardi nella fornitura dei vaccini, nei Grigioni finora è stato possibile vaccinare quasi 10’000 persone contro il nuovo coronavirus. Siccome però solo il 73 per cento della quantità di vaccino originariamente ordinata è arrivata, i Grigioni sono in forte ritardo rispetto al piano di vaccinazione previsto. Il Cantone dei Grigioni ha sì chiesto la consegna di tutte le dosi di vaccino garantitegli dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e le ha già inoculate o ne ha pianificato la somministrazione, tuttavia anziché 31’325 ne ha ricevute soltanto 23 000. Ciò permette di vaccinare due volte ciascuna 11 500 persone.

Delle 9’894 persone finora vaccinate, il 73 per cento ha più di 60 anni o rientra nel gruppo a rischio dei malati cronici. Esse soffrono ad esempio di un tumore, di malattie autoimmuni o di sclerosi multipla. Oltre agli anziani e ai malati cronici è stato vaccinato anche il personale attivo nel settore sanitario, ad esempio in case per anziani, reparti COVID e reparti di terapia intensiva.

Quasi completate le vaccinazioni nelle case per anziani
Nelle scorse sei settimane, nelle case per anziani e di cura grigionesi è stato possibile vaccinare già 4’317 persone tra ospiti e collaboratori. Ciò significa che i programmi di vaccinazione sono quasi completati. In questo contesto le vaccinazioni sono particolarmente importanti perché in queste strutture è stata registrata la metà dei morti durante la prima e la seconda ondata.

Nei nove centri di vaccinazione regionali dei Grigioni sono state vaccinate finora circa 5’500 persone. A seguito della disponibilità limitata del vaccino, finora i centri grigionesi non hanno potuto sfruttare appieno le capacità previste. In alcuni casi si è addirittura reso necessario spostare appuntamenti già assegnati.

L’interesse mostrato nei confronti della vaccinazione è molto soddisfacente: dal 12 gennaio 2021 si sono annunciate per la vaccinazione oltre 17’000 persone. Di queste, circa 11’500 persone non hanno però ancora ricevuto un appuntamento a seguito della disponibilità limitata del vaccino. Alle persone che si sono annunciate il 12 gennaio 2021 e che sono ancora in attesa di ricevere un appuntamento per la vaccinazione, il primo vaccino sarà inoculato probabilmente entro metà marzo.

Problemi con il sistema di annuncio della Confederazione
Gli appuntamenti per la vaccinazione vengono assegnati tramite il sistema di annuncio dell’UFSP. Durante i primi giorni sono sorti dei problemi in relazione all’assegnazione degli appuntamenti e la prevista assegnazione secondo l’ordine di annuncio non ha funzionato. Il Cantone si rammarica per questi disagi, non può però influire sul sistema e sull’assegnazione degli appuntamenti. Esso si aspetta che i problemi legati all’assegnazione degli appuntamenti vengano risolti il più rapidamente possibile.

Persone non domiciliate in Svizzera (fatta eccezione per i lavoratori frontalieri attivi nel settore sanitario) non possono essere vaccinate in Svizzera. Per farsi vaccinare devono annunciarsi nel rispettivo Paese di domicilio. I centri di vaccinazione sono autorizzati a respingerle, anche se si sono annunciate per la vaccinazione.

Fonte: Ufficio dell’igiene pubblica

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