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Il pianeta Terra è in pericolo

13 gennaio 2021 Nessun commento

//riceviamo e pubblichiamo\\
Alcune considerazioni su rischi e pericoli che corre l’umanità, emergenza ecologica, ambiente e inquinamento.

Il pianeta Terra è in pericolo. Bisogna invertire la rotta, fare tutti velocemente la nostra parte, per migliorare la situazione che è abbastanza preoccupante, basta vedere i cambiamenti climatici e le calamità naturali. Le cose semplici che possiamo fare tutti: meno sprechi, raccolta differenziata dei rifiuti e tanto altro. I mezzi di informazione possono fare una grossa parte, con persone preparate, esperte e competenti. Possono costruire programmi e diffonderli per sensibilizzare. Possono dettare linee guida su come fare per proteggere la natura, migliorarla e rispettarla per raggiungere l’obiettivo, consegnandola alle future generazione migliore di come l’abbiamo trovata.

La fame nel mondo si può risolvere, basta la volontà e un impegno serio da parte di tutti i paesi così detti ricchi, invece di costruire e mandare armi, strumenti di morte e causa di guerre. Bisogna poi smetterla di mandare rifiuti e di depredarli delle materie prime. Bisognerebbe mandare materiali e attrezzi per la vita, per fare pozzi per estrarre acqua, macchinari per l’agricoltura e strutture per favorire lo sviluppo economico e sociale. Diminuirebbe anche l’emigrazione dagli stati africani e di altri paesi.

Depositi e arsenali pieni di armi nucleari e di bombe atomiche: questo è il pericolo più grosso che corre l’umanità, la società e la nostra civiltà, il pericolo maggiore sono proprio le armi. Purtroppo pochi ne parlano, ma basta uno sbaglio, una sottovalutazione, o l’intenzione di qualche squilibrato, che tutti saltiamo per aria.

La cultura, l’educazione, l’istruzione, la ricerca e l’università: si investe poco, bisogna investire di più e meglio, per avere una società e cittadini migliori, culturalmente, civilmente e socialmente.

Ora che è iniziata la vaccinazione abbiamo una buona speranza di sconfiggere il COVID al più presto possibile. Ai negazionisti dico che vaccinarsi è una responsabilità etica, il vaccino deve essere per tutti, universale, deve essere messo a disposizione per tutti i paesi del mondo e praticato ad ogni cittadino. Che il diritto alla salute sia veramente garantito a tutte le persone sul nostro pianeta e al primo posto nelle scelte degli stati, dei politici ci sia la salute. Poi, lasciatemelo dire, bisognerebbe inventare un vaccino per combattere l’indifferenza, le mafie, le corruzioni, per far crescere l’etica morale e per favorire la costruzione di una società meno egoista, più solidale, più responsabile, più impegnata a difendere la democrazia e i valori veri, di uguaglianza, di onestà, di solidarietà, di rispetto e della dignità di ogni persona.

Un pericolo c’è anche dentro quella forma di capitalismo selvaggio che in tanti paesi viene praticato, inumano, dove il mercato e la tecnica hanno delle regole selettive, dove vige la legge del più forte e ci sono anche speculazioni finanziarie spietate, per accumulare enormi ricchezze, dove conta solo il profitto, lo sfruttamento e il dio soldo, che è diventato il valore assoluto. Scartando e trascurando i valori umani veri. Io dico che la persona deve essere messa sempre al primo posto al centro di ogni decisione, con i suoi bisogni primari.

Ora dobbiamo lavorare sodo tutti nella stessa direzione, per affrontare i rischi e i pericoli che corriamo e costruire progetti con obiettivi da raggiungere, di un ambiente più sano e più pulito. Nel mondo tutti i cittadini abbiano da mangiare e bere. Gli arsenali siano svuotati e riempiti i granai. La cultura sia più elevata per tutti i cittadini, il diritto alla salute sia per tutti, il capitalismo sia più umano e si lavori tutti per il bene comune, con azioni fatte con responsabilità, umiltà e con il cuore. Nessuno si può salvare da solo.

Francesco Lena, Cenate Sopra (Bergamo)

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