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Una riflessione con Luca Micheletti

31 agosto 2020

Riprendiamo qui una parte dell’intervista pubblicata da InfoPiuro. L’ideatore del progetto Mutare humanum est, regista e attore della storica compagnia “I guitti”, valuta l’esperienza di quest’anno a Belfort.

“L’idea è nata – dichiara Luca Micheletti – dalla volontà di portare avanti, anche quest’anno, il nostro progetto di lungo corso a Belfort. Considerata l’impossibilità di dare luogo al secondo capitolo del percorso triennale del campus, che vogliamo riprendere l’anno prossimo, ci siamo concentrati sul presente”.

Domanda: Le regole del distanziamento hanno reso inevitabile la riduzione del numero di spettatori – circa cento per ogni appuntamento - e molte persone hanno seguito su internet gli spettacoli. Come valuta questa opportunità?
“L’opera teatrale è un’opera dell’istante. Quello che si può fruire a posteriori è solo una parte limitata di quanto si può vivere durante il live della performance. Ma sicuramente in questi mesi l’abitudine alla distanza ci ha portato anche a scegliere la forma dello streaming come opportunità per raggiungere un numero più elevato di persone, non soltanto in termini spaziali, ma anche temporali, a posteriori. Il mio invito è sempre quello di frequentare con cautela le esperienze mediatiche, perché la cosa più bella del teatro è la sua imprescindibile esperienza dal vivo. Ma questo è stato un momento davvero particolare”.

Leggi qui l’intervista completa.

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