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Un altro tesoro nascosto della Val Bregaglia

10 marzo 2020

La campagna “52 migliori edifici” della sez. grigione della Protezione della Patria premia l’opera di Pierre Zoelly a Stampa. La Casa Vogelbacher è un importante rappresentante dell’architettura concepita per il luogo.

L’associazione privata Protezione della Patria Grigioni (Bündner Heimatschutz) spiega la campagna “52 migliori edifici” con parole chiave come apprezzamento, sensibilizzazione e consapevolezza. Lo scopo di questa campagna è anche, semplicemente, di far conoscere a un vasto pubblico degli edifici costruiti tra il 1950 e il 2000 che caratterizzano in modo significativo l’architettura grigione. Settimanalmente, da novembre 2019 fino a novembre 2020, sul sito in lingua tedesca www.52bestebauten.ch sarà possibile vedere le immagini e leggere le descrizioni dei rispettivi edifici.

Dopo la stazione di servizio bregagliotta della City Carburoil SA (leggi qui) è il turno di un edificio del tutto speciale e unico: si tratta della Casa Vogelbacher concepita dall’architetto Pierre Zoelly (1923-2003) e costruita a Stampa nel 1978. Segue quindi la traduzione del testo redatto dall’amministratrice delegata della Protezione della Patria Grigioni Ludmila Seifert.

L’opera più famosa di Pierre Zoelly (1923-2003) è il museo dell’orologio di La Chaux-de-Fonds (1974), costruito nella montagna: una struttura radicale in cemento a vista e un esempio eccezionale di architettura sotterranea, per la quale Zoelly ha coniato il termine “terratettura”. La maggior parte dei suoi vari lavori, tuttavia, appartengono alla categoria degli edifici residenziali. Le sue “case di montagna” sono particolarmente speciali. Nel 1960 l’architetto tornò in Svizzera dopo dieci anni trascorsi negli Stati Uniti, “to rediscover the Alps and their challenge to an architect”, come affermò in seguito. L’inizio del suo lavoro nella regione alpina è una casa costruita nel 1963 in Val Fex. Partendo da questa casa, ha creato una piccola opera nei Grigioni che si caratterizza per la realizzazione contemporanea di forme costruttive tradizionali; ciò fa di lui, fautore di un modernismo privo di schemi, un importante rappresentante dell’architettura “site-specific”.

Con la Casa Vogelbacher, al margine orientale del paese di Stampa, Zoelly ha elaborato la sintesi delle due tipologie edilizie storiche più importanti della valle: il fienile – in Val Bregaglia per lo più concepito come edificio angolare – e la casa residenziale. Il primo si riferisce al fronte d’ingresso rivolto verso il villaggio con la parte centrale aperta e spezzata, che ha una generosa vetrata al posto del tipico riempimento in legno tondo, e il tetto sporgente a due spioventi, che è coperto con lastre di pietra naturale in modo tipico della regione. L’edificio residenziale è rappresentato dalle rimanenti facciate con le finestre ad imbuto distribuite in modo irregolare e con il caratteristico spiovente del tetto rivolto a monte. La casa, che in modo convenzionale trasmette un senso di sicurezza e protezione, è una costruzione del tutto inusuale nel contesto dei metodi tradizionali di costruzione: al suo centro è una scultura in cemento armato che funge da fondamenta e nucleo statico; essa costituisce il supporto fisico per una costruzione a telaio in legno reticolato di forma quadrata, che è intarsiata con pannelli di truciolato all’interno e rivestita con uno strato intonacato di blocchi artificiali all’esterno.

(Altre immagini della casa sul sito della campagna.)

Davide Fogliada

Satira di Bregaglia

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Per sorridere un po’.