Avvisi

Gita a Verona

16 gennaio 2020

//inserzione a pagamento\\
Domenica 15 marzo si visita la mostra dedicata a Giacomettti. Proposta della Società culturale, PGI Bregaglia e della PGI Engadina.




Programma
ore 07:00 partenza in pullman da Castasegna dogana con sosta lungo il percorso
ore 11:00 ca. arrivo a Verona (Arena) e tempo a disposizione
ore 11:45 visita guidata alla mostra (durata 75 minuti)
ore 13:15 pranzo in ristorante e tempo a disposizione
ore 16:00 partenza per il rientro
ore 19:30 ca. arrivo a Castasegna

Quota: Fr. 125.– (per i soci PGI: Fr. 115.-)

La quota comprende: viaggio in comodo pullman, entrata alla mostra, guida alla mostra in italiano, pranzo in ristorante (bevande escluse), tasse d’iscrizione e IVA.

Termine di annuncio: 8 febbraio 2020, a:
silvia.montemurro@pgi.ch
anna.pedrotta@pgi.ch

Gli annunciati riceveranno ulteriori info e la polizza di pagamento direttamente dalla PGI.

L’esposizione in programma a Verona dal 16 novembre al 5 aprile 2020, non è solo un omaggio monografico al maestro svizzero, ma anche un decisivo sguardo sul tempo che ha caratterizzato la vita di Alberto Giacometti a Parigi, dove arriva nel gennaio del 1922. È affascinante già ora immaginare, nel vasto salone centrale della Gran Guardia, la «Grande femme debout» fino alla più celebre scultura tra tutte, «L’Homme qui marche». Nel mezzo la ricostruzione, precisa e puntigliosa, poetica, dell’intera vita di Giacometti, anche con i suoi mitici disegni e poi le pitture e ancora con tante sculture famosissime, dai busti e le teste del fratello Diego, ai cani, ai gatti, alle foreste fatte di figure quasi liquefatte in una cera che diventa bronzo, fino alla notissima figura femminile del 1956, detta «Femme de Venise», esposta alla Biennale veneziana di quell’anno e che tanto successo riscosse. Ebbene, di quella figura la Fondazione Maeght possiede tutte le nove variazioni, che puntualmente sono giunte a Verona per essere esposte, per un confronto sensibilissimo che rare volte nel mondo intero si è potuto fare.

Raccontando il fascino dell’opera intera di Giacometti, la mostra punta la sua luce, con una scelta di una ventina di dipinti celebri, sul clima della pittura in Francia in quel tempo medesimo, facendo ricorso alla collezione della stessa Fondazione Maeght, con opere tra gli altri di Braque, Chagall, Miró, Kandinsky, Derain, Léger, compresi nei decenni dai Venti ai Cinquanta, cioè precisamente il tempo della lunga permanenza a Parigi di Giacometti. Quadri di grande formato, che arricchiranno di pura bellezza le sale nelle quali, al centro, quasi camminano le sculture di Alberto Giacometti.

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

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Per sorridere un po’.