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Nuova mostra all’Atelier Segantini

10 luglio 2019

È stata inaugurata sabato 6 luglio la nuova esposizione a Maloja. Con quadri originali di Gottardo Segantini e lettere inedite di Giovanni Segantini.

L’Atelier Segantini
L’esposizione prosegue la serie di mostre che ha come scopo di presentare Giovanni Segantini (1858-1899) e suo figlio maggiore Gottardo Segantini (1882-1974), che si è impegnato molto a far conoscere l’arte di suo padre a interessati provenienti da vicino e da lontano. Molte sono le persone che frequentavano sia Giovanni Segantini che più tardi anche suo figlio Gottardo. Il punto d’incontro era soprattutto l’Atelier Segantini a Maloja situato in modo ideale fra cultura mediterranea e cultura mitteleuropea, cultura rurale e cultura cittadina.

Giovanni e Gottardo
Giovanni Segantini è rimasto impresso come grande personaggio dell’arte di fine secolo scomparso purtroppo troppo presto per concludere il suo curriculum artistico. Gottardo Segantini invece per lungo tempo ha potuto lavorare sul campo della sua propria arte e soprattutto occuparsi dell’opera di suo padre Giovanni. Consultando i documenti ci si rende conto quanto Giovanni Segantini e con lui Gottardo abbiano contribuito ad arricchire l’ambiente culturale dell’Engadina e della Bregaglia presentandolo in chiave artistica in diversissimi paesi europei, in Inghilterra, in America, perfino in Giappone.

Dipinti originali di Gottardo
Fra i dipinti originali inediti troviamo due splendidi paesaggi di Gottardo Segantini degli anni Cinquanta: Paesaggio estivo con lago di Sils del 1952 e Inverno a Maloja del 1953, che fanno parte di una recente donazione di Rosmarie e Karl Strobel all’Atelier Segantini. Alla donazione si aggiunge un autoritratto di Gottardo Segantini (dedicato a Karl Strobel).

L'Atelier Segantini a Maloja. Sulla parete, a destra, i quadri di Gottardo Segantini "Inverno a Maloja" e "Paesaggio estivo con lago di Sils"

Le lettere
L’esposizione propone una serie di lettere, pure queste in parte inedite, di Giovanni e di Gottardo Segantini che illustrano la vasta rete di contatti. Giovanni teneva contatti specialmente con la famiglia (sua moglie Bice Bugatti), con altri artisti (in particolare Giovanni Giacometti), e con il suo mercante d’arte Alberto Grubicy.
Le lettere di Giovanni Segantini a Giovanni Giacometti fanno parte di una donazione di Bruno Giacometti all’Atelier Segantini.
Una lettera inedita scritta da Giovanni Segantini a Richard Liebenwein il 27.4.1898 è stata messa a disposizione dal collezionista Andrì Donatsch di Celerina. Grazie alle ricerche del professor dott. Heinz Adamek di Vienna si è potuto scoprire chi fosse questo Liebenwein. Era uno scrittore viennese che aveva pubblicato un articolo su Segantini nel Wiener Salonblatt del 17 aprile 1898, nel quale sottolineava quanto fosse importante la freschezza dell’arte segantiniana per lo sviluppo dell’arte viennese ancora troppo legata alla tradizione. Ricordiamo che in quell’epoca Segantini era un importante personaggio per i secessionisti viennesi Gustav Klimt, Josef Hoffmann, Koloman Moser e Otto Wagner, con i quali era in contatto.

La prima pagina della lettera di Giovanni Segantini al sig. Liebenwein

Il progetto “Archivi Segantini”
L’Associazione Segantini Maloja, responsabile dell’Atelier Segantini, si impegna soprattutto a far conoscere Segantini e il suo ambiente in base alle ricerche presso musei, enti affini e privati che conservano opere, documenti e ricordi sul soggetto. In special modo partecipa al progetto pluriennale “Archivi Segantini” che si svolge nell’Archivio culturale dell’Engadina alta. Migliaia di scritti, fotografie e altro materiale vengono ordinati, inventariati e digitalizzati in modo che siano disponibili per gli studiosi e altre persone interessate (www.kulturarchiv.ch).

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